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L’immigrazione in Italia: un’analisi scientifica degli impatti sull’economia e sul mercato del lavoro

Roma, 19 luglio 2023 – Il recente decreto “Flussi” approvato dal governo Meloni per affrontare la domanda di lavoratori stranieri ha sollevato interrogativi sull’effetto dell’immigrazione sull’economia italiana. Tuttavia, la letteratura scientifica più recente offre una visione sfumata e più positiva sugli impatti dell’immigrazione sul mercato del lavoro e sull’economia del paese.

Impatto sui salari

Le preoccupazioni riguardanti una possibile riduzione dei salari dei lavoratori italiani a causa dell’immigrazione sono state contestate dagli studi più recenti. Gli economisti hanno dimostrato che l’immigrazione può stimolare la domanda di beni e servizi, creando un aumento nell’offerta di lavoro che viene compensato da un aumento parallelo nella domanda. Secondo gli studi più recenti, l’idea che l’immigrazione riduca i salari dei lavoratori nativi è poco supportata dai dati. Gli economisti Esther Duflo e Abhijit Banerjee, premi Nobel per l’economia, suggeriscono che l’introduzione di nuovi lavoratori stranieri nel mercato del lavoro può aumentare la domanda di beni e servizi, compensando l’aumento dell’offerta di lavoro. Studi condotti da economisti come David Card hanno dimostrato che l’immigrazione non ha avuto un impatto significativo sulla riduzione dei salari dei lavoratori nativi in contesti come l'”Esodo di Mariel” a Cuba.

Complementarietà e sostituzione

Un aspetto importante da considerare è che i lavoratori immigrati spesso svolgono mansioni che i lavoratori italiani non sono disposti a prendere. Questa complementarietà evita la diretta competizione sul mercato del lavoro e riduce l’impatto negativo sui salari dei lavoratori nativi. Inoltre, l’immigrazione può anche portare a un aumento della produzione e dell’occupazione, grazie all’incremento della domanda di beni e servizi.

Impatto sul welfare state

L’effetto dell’immigrazione sul welfare state è un argomento complesso e controverso. Tuttavia, gli studi hanno mostrato che gli immigrati tendono a contribuire in modo modesto alla spesa pubblica, principalmente a causa di retribuzioni più basse e contributi fiscali minori. Inoltre, l’immigrazione può fornire un aumento della forza lavoro, generando maggiori entrate fiscali per lo stato.

Un futuro economico più sereno

La visione scientifica più aggiornata smentisce l’idea che l’immigrazione abbia un impatto significativo e negativo sull’economia e sul mercato del lavoro italiano. L’immigrazione può stimolare la domanda economica, compensare l’offerta di lavoro e contribuire alle entrate fiscali. È importante basare il dibattito sull’immigrazione su evidenze empiriche e considerare gli effetti positivi che può apportare all’economia italiana.

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