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Linea antiviolenza: 3600 chiamate

Primo semestre di attività del numero verde in arabo 800 911 753 attivato da Acmid-Donna ROMA – 15 luglio 2008 – Sono 3652 le chiamate giunte nel primo semestre di attività del primo Numero Verde antiviolenza “Mai più sola!” (800 911 753) in lingua araba per donne immigrate di cultura islamica. Un progetto promosso dall’Associazione Acmid-Donna e realizzato grazie al contributo della Fondazione Nando Peretti.

L’85% delle telefonate denunciava una violenza e in tutti questi casi gli operatori dell’associazione Acmid-Donna hanno proceduto all’attivazione di un dossier personale.

Questo il commento di Souad Sbai, deputata del Pdl e presidente dell’Associazione Acmid-Donna: “E’ sconcertante il silenzio con cui nel 2008 queste donne subiscono quotidianamente violenze e soprusi. E’ necessario intervenire combattendo le dannose ideologie del multiculturalismo e del relativismo che stanno portando i sistemi giudiziari occidentali ad emettere sentenze aberranti che trovano una giustificazione del reato nell’origine etnica dell’imputato”.

Del 94.5% del totale delle chiamate giunte dall’Italia, il 71% arriva dal Nord, contro la percentuale molto bassa del 2% del Sud Italia. Dal Centro Italia è pervenuto il 21,5% delle chiamate, soprattutto dal Lazio (62,6%) e dalla Toscana (37,4 %)

La regione più interessata è la Lombardia con il 61% delle chiamate, concentrate nelle città di Milano e Brescia. Importanti anche i dati del Piemonte per la concentrazione città di Torino e l’Emilia Romagna per la città di Bologna, mentre per quel che riguarda il centro Italia, i dati si concentrano sulla città di Roma.

La fascia di età più frequente delle donne che si rivolgono al Numero Verde è quella dai 20 ai 45 anni. Non da sottovalutare la percentuale del 2.8% di ragazze minorenni che hanno denunciato violenze e soprusi. La nazionalità preponderante è quella marocchina (76,7%), seguita dalla nazionalità tunisina (8,3%).

Nel caso in cui la telefonata proveniente da una italiana, quest’ultima richiedeva informazioni sul matrimonio contratto con un maghrebino o denunciava le violenze subite da una conoscente o da una vicina di casa straniera.

Le chiamate vengono perlopiù effettuate al mattino, nella fascia oraria dalle 7.00 alle 12.00, ma la percentuale delle chiamate ricevute negli orari pomeridiani non si allontana molto da questa. Inferiore al 10% invece è la percentuale delle chiamate notturne: si tratta di urgenti richieste di aiuto, nella maggior parte dei casi risolte grazie all’intervento delle Forze dell’Ordine.

Il 55, 7% dei dossier raccolti riguarda casi di donne coniugate con figli che hanno rivolto al Numero Verde una richiesta di aiuto in seguito a violenze fisiche o psichiche. La quasi totalità di queste telefonate proveniva dalle dirette interessate (89.9%), mentre le restanti chiamate sono partite dagli ospedali, dalle scuole o dalle Forze dell’Ordine, che richiedevano soprattutto una mediazione linguistica.

Il 41.6% delle richieste di aiuto riguarda invece donne sposate che intendevano separarsi o divorziare. Di questo 41,6%, la maggior parte (il 47,2% dei casi) non poteva più sostenere la condizione di poligamia imposta dai mariti.
Anche la sottrazione abusiva dei figli (o la minaccia di rapimento) a scopo di sottomissione rappresenta una situazione di disagio frequente (21,8%).

Un’altra motivazione di richiesta di aiuto, correlata ad un’istanza di divorzio e riscontrata nel 16.4% dei casi, è la sottrazione di documenti d’identità o del permesso di soggiorno da parte del marito.

Infine è stata riscontrata una istanza di divorzio a causa delle difficoltà insorte nell’ambito di un matrimonio misto. I matrimoni più frequenti segnalati al Numero Verde sono stati contratti tra le seguenti nazionalità: Italia-Marocco (40.6%), Marocco-Tunisia (27%), Marocco-Egitto (30.9%), Cuba-Egitto (1.5%).

In alcuni casi le vittime sono state messe in contatto con assistenti sociali e psicologi che potessero seguire la loro situazione (36.9%). In altri frangenti sono state fisicamente allontanate dalla fonte diretta di violenza –  nella maggior parte dei casi il nucleo familiare o una figura maschile che perpetuava violenze e maltrattamenti – e sistemate in una casa di accoglienza, all’interno di un ambiente sano e confortevole. In caso di reato il Numero Verde ha ricoperto il ruolo di mediatore linguistico nello sporgere denuncia alle Forze dell’Ordine.

Per quanto riguarda le donne di nazionalità marocchina, la maggior parte proviene da dalle regioni rurali dell’Est del Marocco (il 70% dei casi), dove sono stati riscontrati tassi di analfabetismo femminile intorno all’80%.

 

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