Roma, 4 giugno 2020 – Sono circa 5 milioni gli stranieri che vivono nelle aree rurali, con un incremento del 75% in soli 2 anni; si tratta di un apporto positivo che contribuisce a ripopolare e a ‘ringiovanire’ i territori, oltre a garantirne la vitalità economica, sociale ed ambientale attraverso il lavoro nei campi, nelle stalle, per la gestione di boschi e foreste, per la cura degli anziani fino alla creazione di nuovi servizi.
E’ quanto emerge da uno studio del Crea Politiche e Bioeconomia, realizzato nell’ambito della Rete Rurale Nazionale sugli ultimi dati disponibili, sul fenomeno delle migrazioni rurali.