Roma, 27 ottobre 2023 – Nel tentativo di combattere il crescente problema dei visti d’ingresso falsificati nel nostro paese, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha annunciato una serie di misure decisive per affrontare questa sfida. Queste misure, articolate in tre punti chiave, dimostrano – almeno sulla carta – la volontà del vicepremier nell’assicurare che le politiche di immigrazione siano gestite in modo più efficace ed efficiente.
Giro di vite sulle procedure per il rilascio dei visti d’ingresso
Il primo pilastro della strategia di Tajani è un deciso “giro di vite” sulle procedure per il rilascio dei visti d’ingresso. Questo significa che le autorità competenti rivedranno attentamente il processo di richiesta e rilascio dei visti per garantire maggiore sicurezza e controllo. Le procedure verranno rese più rigorose per identificare in modo più accurato le richieste legittime da quelle fraudolente.
Tolleranza zero verso i furbetti
Un altro aspetto cruciale di questa offensiva è la promessa di “tolleranza zero” nei confronti dei furbetti che cercano di ottenere visti falsi. Tajani ha sottolineato che coloro che cercano di ingannare il sistema saranno perseguiti con fermezza e affrontati con le conseguenze legali appropriate.
Più risorse alle nostre sedi diplomatiche
Infine, il governo si è impegnato a fornire ulteriori risorse alle sedi diplomatiche del paese. Questo passo è essenziale per garantire che il personale diplomatico abbia le risorse e il supporto necessario per operare in modo efficiente e professionale. Un’organizzazione diplomatica ben attrezzata è fondamentale per garantire un processo di verifica più rigoroso delle richieste di visto, evitando così la proliferazione di documenti falsi.