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Loy (Uil): “Sì ai flussi, contro il lavoro irregolare”

"Insufficienti sei mesi per trovare un nuovo lavoro. Attendiamo scelte razionali e coraggiose" Roma – 4 dicembre 2008 – "È corretto che il governo delle politiche migratorie sia nello stesso tempo realistico, equilibrato e risponda alla situazione economica e sociale che il paese vive" scrive in una nota Guglielmo Loy, segretario confederale del sindacato Uil.

Secondo Loy "va proseguita la battaglia contro il lavoro irregolare che caratterizza il nostro tessuto economico per favorire, di conseguenza, tutto ciò che rende regolare il lavoro stesso attivando flussi di ingresso per quei settori in cui la domanda è ancora consistente. A partire – sottolinea il sindacalista – dal lavoro di cura familiare".

La Uil torna poi a chiedere di "rivedere il meccanismo per il rinnovo dei permessi di soggiorno per quei lavoratori immigrati colpiti da situazioni di crisi e per i quali 6 mesi, previsti dalle leggi sull’immigrazione, rischiano di essere insufficienti, mettendo a rischio una permanenza regolare nel paese".

"A questi lavoratori, spesso con famiglia e figli, andrebbe non solo garantita l’assistenza come a tutti i cittadini con adeguati ammortizzatori sociali, ma anche dato un tempo sufficiente e ritrovare un’occupazione regolare" spiega Loy. Questo "per evitare di ingrossare un mercato del lavoro irregolare che pesa già per oltre il 20% dell’occupazione. Una irregolarità che rischia, soprattutto, di alimentare fenomeni di intolleranza".

"Dal Governo e dal Parlamento – conclude il segretario confederale della Uil – ci attendiamo scelte razionali e coraggiose".

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