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Majorino sul Patto Ue sui migranti: “E’ ambiguo, non tutela i diritti umani”

Roma, 9 giugno 2023 – Roma, 9 giugno 2023 – Il Consiglio Affari Interni dell’Unione Europea ha finalmente approvato il tanto atteso Patto sulla migrazione e l’asilo europeo. Questo risultato segna l’inizio delle negoziazioni con il Parlamento Europeo sul testo del Patto. L’Italia, insieme ad altri Stati membri, ha votato a favore del Patto, mentre Polonia e Ungheria si sono opposte. Tra le principali novità, sicuramente spicca quella della redistribuzione dei migranti. Secondo l’ex parlamentare europeo e responsabile delle politiche migratorie per il partito Pierfrancesco Majorino, però, il Patto ha “delle parti che sono un’occasione che rischiamo di perdere, delle altre che sono troppo ambigue”.

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Migranti, Majorino sul Patto Ue: “Parti troppo ambigue”

Il governo è stato molto ambiguo, anche le dichiarazioni recenti di Meloni non fanno capire esattamente come legge questo Patto. Poi, il fatto che il governo non voti con Orbán è sempre positivo. Ma la lettura politicista non mi basta: prima degli equilibri tra Meloni e la destra europea, guardo ai diritti umani, su cui il Patto non è quello che avremmo voluto”, ha commentato Majorino durante un’intervista rilasciata a Fanpage.it. Rispetto al Patto nello specifico, poi, ha aggiunto: “Ci sono dei punti che destano grandissima perplessità. Il primo è un tema che sapevamo essere difficile, ma che è comunque indispensabile: una forma di redistribuzione obbligatoria dell’accoglienza dei migranti.

Il Parlamento europeo aveva immaginato su questo delle soglie percentuali, una proposta significativa che sta a dire: nessuno può chiamarsi fuori. Il fatto che si sia introdotto un pagamento per chi si chiama fuori, quella che l’Ungheria chiama una ‘sanzione’, non mi interessa. Il tema non è dare una punizione. Il tema è che l’accoglienza è una responsabilità da condividere, in un’idea solidale di Europa. Questo è un punto cruciale, e su questo non ci siamo”.

Majorino: “Si rischiano lesioni dei diritti umani”

Rispetto alla redistribuzione dei migranti, inoltre, sottolineato: “Da questo nasce un altro dei punti critici del Patto: il rapporto con i Paesi terzi. Si va verso un’esternalizzazione delle frontiere senza regole e senza controllo. Si può interpretare in modo ambiguo, lo dimostrano le parole di oggi di Giorgia Meloni, che ha detto che “il punto è non farli partire”. Ma cosa vuol dire? Vuol dire creare condizioni di sviluppo per cui ci sia una concreta alternativa alla partenza, un progetto di vita? O vuol dire creare tanti campi di detenzione come in Libia? Tanti campi come in Bosnia? Non vorrei che si pensasse a questo modello come soluzione, ancora una volta. Sarebbe una lesione grave dei diritti umani“.

Secondo Majorino, poi, c’è il rischio “che a un certo punto ci si accontenti di creare dei grandi hub dove concentrare i migranti. Questa è la mia prima preoccupazione. Il testo è, ancora una volta, piegato tantissimo alla logica dell’immigrazione come danno da ridurre. Non c’è niente sul piano di redistribuzione dell’accoglienza, in termini forti. Niente sull’accoglienza come percorso di inclusione e vera integrazione. Come contenuto, in alcuni casi è un’occasione che rischiamo di perdere, in altri presenta veramente delle pagine molto molto ambigue“. Infine, l’ex parlamentare ha commentato la questione dei migranti minori non accompagnati: “Un’altra cosa molto brutta è che i minori non accompagnati, le famiglie con figli piccoli, non hanno agevolazioni nelle procedure. Un tema su cui invece il testo del Parlamento europeo ha delle proposte molto avanzate”.

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