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“Mani tese verso il futuro”: Salerno accoglie e integra i giovani migranti

Roma, 13 maggio 2025 – Salerno continua a distinguersi come città dell’accoglienza. È in questo spirito che nasce il progetto “Mani tese verso il futuro”, presentato al Comune e dedicato ai giovani migranti non accompagnati. L’iniziativa, promossa da Rotary Club, Inner Wheel, Rotaract, Interact e dal Liceo Classico “T. Tasso”, nasce a dieci anni dal primo sbarco di migranti nella città.

Il progetto è stato fortemente sostenuto dall’Assessore alle Politiche Sociali e Giovanili, Paola de Roberto, e vede come responsabile Marianna Bortone Blasi e come coordinatrice Anna Gallo. La prima presentazione pubblica è avvenuta lo scorso 12 dicembre alla Stazione Marittima, grazie a due giovani interactiani, Luigi Maria Cioffi e Maria Rosa Lambiase.

Il giorno seguente, a Palazzo Genovesi, si è svolto un dibattito aperto con l’assessore, volontari e operatori dell’accoglienza. Il programma ha incluso numerose attività: visite culturali nel centro storico, al Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana, al Complesso di San Pietro a Corte, tornei sportivi presso la Tenuta Cioffi, e laboratori teatrali presso il Teatro delle Arti.

Tra i prossimi appuntamenti, il 25 maggio si terrà un’escursione a Paestum, dove a fare da guida saranno proprio i ragazzi dell’Interact e gli studenti del T. Tasso. La conclusione del progetto è prevista per l’8 giugno con una giornata a Cetara.

Gli organizzatori sottolineano che “accogliere e integrare è una missione”, ricordando le parole di Papa Francesco: “L’incontro con il migrante è un incontro con Cristo”, e citando il Vangelo di Matteo 25:40: “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Il progetto punta su educazione, rispetto reciproco e senso di appartenenza, come ribadito anche dal cardinale Delfini: “Studiare assieme, pregare assieme, giocare assieme sono modi per creare quel senso di appartenenza che è poi il segreto per rispettare la propria casa, la propria strada, il proprio quartiere”.

“Mani tese verso il futuro” rappresenta dunque un modello virtuoso di inclusione, educazione civica e valorizzazione delle differenze.

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