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Manichino impiccato contro i “clandestini”, FN denunciata per razzismo

Blitz notturno davanti comune di Magenta contro la “politica immigrazionista”. Il sindaco: “Questa non è libertà di critica, è un reato”

 

Milano – 28 agosto 2015 – “Clandestini coccolati, italiani impiccati. Stop invasione”, c’era scritto sul fantoccio di cartone. Aveva anche una maglietta con la bandiera italiana e penzolava, appeso per il collo, da una finestra del municipio di Magenta. 

Una messinscena ormai cara a Forza Nuova, che aveva voluto protestare così, durante la notte tra il 13 e il 14 agosto scorsi. Un’azione contro l’arrivo di un gruppo di profughi da ospitare nella cittadina in provincia di Milano.

“Amiamo la nostra gente e per il nostro popolo ci siamo fatti avanguardia d’azione” avevano spiegato gli esponenti del movimento di estrema destra. “La nostra azione non vuole intimidire alcuno, ma è solo il principio di una campagna mediatica che non darà tregua agli artefici della scellerata politica immigrazionista”.

Ora, però, il loro gesto finirà sul tavolo di un magistrato. Il sindaco di Magenta Marco Invernizzi e l’Assessore alle Politiche per la coesione sociale Monica Garegnani hanno infatti presentato una querela contro ignoti per il reato di discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.

“Una modalità del genere – sostengono sindaco – è estranea alla comune libertà di critica politica, ma diffonde una propaganda discriminatoria fondata sulla mera qualità di ‘immigrato’ dei soggetti richiamati”.E la legge “non consente l’offesa dell’altrui dignità umana in considerazione della razza o dell’etnia”.

 

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