Il sottosegretario dell’Interno: "Il primo sarà in Puglia. Al momento sono l’unica soluzione alla crisi"
Roma – 25 marzo 2011 – “Sull’intero territorio nazionale sono previsti 13 nuovi Centri di identificazione ed espulsione . Saranno realizzati in siti militari dismessi e messi a disposizione dal ministero della Difesa. Quello di Mandria, vicino Taranto, sarà il primo perchè è quello che si trova nelle condizioni più adatte per un ripristino rapido”.
Ad annunciare l’apertura dei nuovi Cie è stato oggi Alfredo Mantovano. “I Centri di identificazione e di espulsione – ha spiegato il sottosegretario dell’Interno – sono oltre ogni limite di presenze e ne servono degli altri che hanno le caratteristiche della provvisorietà perchè ci auguriamo che i controlli” per impedire gli sbarchi di irregolari “riprendano dalla Tunisia”.
”Per questi centri – prosegue Mantovano – abbiamo chiesto la disponibilità al ministero della Difesa perché la competenza per i Cie è del governo”. Tra i siti indicati dal Ministero della Difesa risulta proprio quello di Mandria ”E’ un sito che sarà allestito in condizioni di assoluta sicurezza – ha spiegato Mantovano – con una recinzione, con un contingente di poliziotti e di carabinieri adeguato e aggiuntivo”.
Secondo il sottosegretario dell’Interno, la realizzazione di nuovi Cie “in questa situazione di crisi e di emergenze è l’unico strumento che ci consente di dare a qualcuno, sia pure in via provvisoria un tetto, garantendo però la sicurezza sanitaria, i pasti e tutto quello che e’ necessario per un minimo di decoro”.
”Totalmente diverso – ha precisato Mantovano- è invece il discorso riguardante i richiedenti asilo, per i quali vi e’ già un accordo concordato con le Regioni, i Comuni e le Province, che fa immaginare una ripartizione equa in tutto il territorio nazionale”.
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