"Questa volta il Parlamento dimostri senso di responsabilità" ROMA, 27 aprile 2009 – In settimana il governo presenterà alle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera – dove è in discussione il disegno di legge sulla sicurezza – un emendamento per ripristinare l’allungamento dei tempi di permanenza nei Centri di identificazione ed espulsione fino a 6 mesi, già bocciato dalla Camera.
Lo ha annunciato il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano sottolineando che l’auspicio del ministero dell’Interno è che ”questa volta il Parlamento dimostri senso di responsabilità".
Quanto ai 1.038 immigrati clandestini che ieri sono usciti dai Centri, proprio in seguito alla bocciatura del provvedimento, Mantovano nel ha sottolineato che si tratta di un ”grosso danno, che sarà aggravato dalle centinaia che usciranno nei prossimi 15 giorni, circa 300”.
Un danno, ha affermato Mantovano, ”non solo per la sicurezza ma anche per l’immagine dell’Italia all’estero, visto che così facendo il messaggio che passa è che il nostro paese può continuare ad essere la meta privilegiata per gli arrivi”. Ecco quindi la necessità di ripresentare la norma.
”E’ chiaro che la nostra intenzione è procedere all’espulsione entro due giorni, se c’è l’identificazione e la disponibilità del paese d’origine – ha detto Mantovano – però siccome ci sono i problemi che tutti conoscono c’è la necessità di andare oltre i due mesi e ci auguriamo che il Parlamento avrà senso di responsabilità". La bocciatura del provvedimento, ha concluso Mantovano, ”fu condizionata da una conoscenza non del tutto attenta ai vari profili per la sicurezza”.