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Mare Nostrum. La Marina Militare: “Soccorriamo persone disperate, non terroristi”

L'ammiraglio De Giorgi: “Non è la nostra operazione a far aumentare i flussi, ma guerre e persecuzioni. "Nessun problema sanitario grave o epidemiologico"

Roma – 25 settembre 2014 – Mare Nostrum non ha fatto crescere i flussi verso l'Italia, sui barconi  non ci sono terroristi, ma disperati, e gli allarmi su Ebola, Tbc e altre malattie in arrivo si sono finora rivelati infondati.

Ascoltato ieri dalla  Commissione Diritti umani al Senato,  il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Giuseppe De Giorgi ha contestato molti dei pregiudizi legati all'arrivo di profughi emigranti. A cominciare da quello secondo il quale sarebbe  favorito dall'operazione umanitaria avviata nel Mediterraneo dall'Italia dopo la strage di Lampedusa.

“Gli oppositori a Mare nostrum sostengono che questa operazione abbia aumentato i flussi di immigrazione, in realtà gli arrivi sono esplosi prima che fosse messa in campo” ha spiegato De Giorgi , come riporta il Redattore Sociale.

“Non è quindi Mare nostrum che provoca questo incremento ma si tratta di fattori di forza globale, che provocano questa massa di popoli in movimento, una  piccola parte dei quali arrivano sulle nostre coste: parliamo di zone dove ci sono genocidi o dove ai ragazzi viene chiesto di fare il servizio militare a vita. Rispetto al 2013, la situazione in Africa orientale è peggiorata, c’è stato lo scoppio della guerra in Siria. E sono questi i fattori a cui bisogna guardare per spiegare i flussi”.

Sul terrorismo la guardia  è alta, ma finora nulla fa pensare che il pericolo viaggi sui barconi  “Siamo in collegamento in tempo reale con il distaccamento di polizia scientifica e con il computer centrale del  ministero degli interni – ha detto l'ammiraglio– e per ora non c’è stata  nessuna segnalazione di individui sospettabili di appartenere alle reti terroristiche. Ma dubito che un terrorista possa arrivare via mare, quello che soccorriamo sono disperati, che affrontano viaggi estenuanti”.

“Non c’è stato nessun problema sanitario grave o epidemiologico” ha aggiunto De Giorgi. “i migranti che soccorriamo hanno soprattutto malattie della pelle, ustioni da sole o problemi di disidratazione. Il nostro personale non è stato contagiato, ed è ipercautelato, a bordo infatti c’è una procedura precauzionale ferrea che viene seguita sempre”.
 

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