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Mare nostrum. Salvati altri seicento migranti

A bordo di due barconi erano stati avvistati da un drone. Le navi della Marina Militare li hanno raggiunti e soccorsi soccorsi a sud di Lampedusa. 10 mila persone salvate in 76 interventi dall'inizio dell'operazione

Roma – 18 marzo 2014 – Continua a salvare vite l'operazione Mare Nostrum, avviata dal governo italiano dopo la strage di Lampedusa. Ieri le navi della Marina Militare hanno tratto in salvo 596 migranti, tra cui 103 donne e 62 minori, in due diversi interventi a sud dell'isola.

Le operazioni di soccorso avviate dalla fregata Grecale, rese indispensabili visto il sovrannumero di persone a bordo dell’imbarcazione, sono terminate in serata con il trasbordo sulla fregata di 323 migranti, tra cui 38 donne e 54 minori, di nazionalità prevalente siriana e palestinese. La corvetta Sfinge invece ha soccorso il secondo natante, avvistato dall’elicottero della fregata Grecale, in collaborazione con il pattugliatore Cigala Fulgosi. Sono stati soccorsi e portati a bordo della corvetta 273 migranti, tra cui 65 donne e 8 minori, prevalentemente di nazionalità eritrea.

Il primo avvistamento delle imbarcazione in difficoltà, si legge in una nota della Marina Militare,  è avvenuto grazie ad un Predator dell’Aeronautica Militare. Tutti i migranti soccorsi saranno trasferiti oggi sulla nave anfibia San Giusto, dove saranno assistiti dal personale medico di bordo e della Fondazione Rava NPH Italia Onlus, e identificati dal personale della Polizia di Stato imbarcato. Il porto in cui saranno sbarcati, indicato dal Ministero dell’Interno, non è ancora stato comunicato.

Dall’inizio di Mare Nostrum sono state effettuate dalle Unità della Marina Militare assegnate all’Operazione  76 operazioni di soccorso che hanno consentito il salvataggio di  10134 migranti, tra cui 713 donne e 1019 minori.
 

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