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Maroni: “Andremo avanti sulle espulsioni”

"Presto un provvedimento in Aula consentirà di proseguire questa strada" ROMA, 17 ottobre 2008 – Non si torna indietro sui rom, l’ingresso clandestino diventerà reato e continueranno le esplusioni.

Di fronte alla bocciatura europea di espellere i cittadini comunitari, il ministro degli Interni, Roberto Maroni, in un’intervista a "La Stampa" parla di un provvedimento che presto sarà presentato in Aula e consentirà di proseguire sulle espulsioni.

Sulla decisione europea Maroni commenta: "non condivido ma prendo atto, intanto continuiamo con lo smantellamento dei campi nomadi abusivi". Riguardo alle future possibili espulsioni, il ministro individua strade alternative, "se non li potremo costringere, li convinceremo", dice. E il provvedimento che verrà presentato prevede che l’ingresso clandestino diventi reato.

In sostanza, la nuova direttiva europea prevede solo l’invito a lasciare il territorio nazionale, a meno che non ci sia una sentenza penale. "Estendere il reato a tutti quelli che entrano clandestinamente – spiega Maroni – a prescindere dalla sanzione, carcere o ammenda, ci permetterà di procedere all’espulsione di tutti e non solo di quelli che vengono a delinquere". Il provvedimento prevederà che il giudice di pace possa ordinare l’espulsione direttamente in udienza anche prima della sentenza definitiva.

Sulla questione ancora aperta con la Libia che, nonostante il patto firmato con l’Italia, secondo Maroni, non sta rafforzando i controlli sull’immigrazione, il ministro sottolinea che è "urgente ratificare l’accordo bilaterale in Parlamento". L’auspicio è che il problema si possa riolvere prima della prossima primavera. Nell’agenda di Maroni è previsto, per la prossima settimana un viaggio a Malta, in cui il ministro definirà meglio le aree di competenza e le procedure comuni di contrasto all’immigrazione clandestina.

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