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Maroni: “Espulsi 3mila clandestini in 2 mesi”

"Chi viene per non lavorare deve essere espulso” ROMA, 13 marzo 2009 – Tra gennaio e febbraio di quest’anno ”sono stati espulsi oltre 3.000 clandestini. Vogliamo intensificare quest’azione perchè chi viene in Italia per lavorare può avere tutti i diritti, tranne il diritto di voto, ma chi viene per non lavorare deve essere espulso”.

E’ quanto ha affermato il ministro dell’Interno Roberto Maroni intervenendo a ‘Radio Anch’io’ su Radio Uno Rai.

Nel frattempo, l’accordo bilaterale con la Libia per il controllo dell’immigrazione clandestina sta "faticosamente" entrando in vigore. Maroni ha annunciato che "arriverà una delegazione libica per prendere visione delle motovedette che l’Italia fornirà per il pattugliamento delle coste libiche. Appena potranno partire, i flussi dalla Libia si fermeranno: questo e’ l’auspicio". Lo scorso anno "oltre 30.000 immigrati sono giunti dalla Libia sulle coste siciliane. Appena partira’ il pattugliamento – ha rilevato il responsabile del Viminale – credo che potremo dire di aver liberato Lampedusa da questo peso”.

Maroni ha criticato ”la politica buonista diffusa tra molti che pontificano su questo tema”. Quando ha sostenuto la necessità di essere ‘cattivi’ con i clandestini, il responsabile del Viminale ha voluto ”dare un segnale in senso opposto. Ho detto quella frase in polemica con chi sostiene che bisogna accogliere tutti, a prescindere dal motivo per cui vengono. Chi viene per delinquere non puo’ aspettarsi che lo accogliamo a braccia aperte”.

”I clandestini che hanno incendiato il centro di Lampedusa – ha aggiunto – si sono comportati in questo modo perchè si aspettavano che, come in passato, sarebbero stati portati in qualche altro centro italiano e poi lasciati liberi”. Maroni ha invece rivendicato ”un’attenzione straordinaria” da parte del Viminale per quanto riguarda la tutela dei minori stranieri non accompagnati che giungono nel nostro Paese.

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