"A ottobre andrò in Libia affinchè vengano rispettati" ROMA, 14 settembre 2008 – "La Libia non rispetta gli accordi sull’immigrazione. Continua a lasciar partire clandestini a centinaia", che giungono in Italia.
E’ l’attacco del ministro dell’Interno, Roberto Maroni, proprio nel giorno in cui a Lampedusa arrivano altri 341 extracomunitari. Il barcone con i clandestini era stato intercettato ieri sera da una nave della Marina militare a circa 30 miglia a sud dell’isola.
Subito sono scattate le operazioni di soccorso; una unita’ navale della Guardia di finanza è giunta nella zona e ha scortato l’imbarcazione, di circa 20 metri, fino nel porto di Lampedusa, dove è arrivata poco dopo mezzanotte. A bordo 341 migranti, di cui 67 donne e 26 minori, soprattutto nigeriani ed eritrei, che dopo le operazioni di identificazione sono stati trasferiti nel centro di soccorso e prima accoglienza. Diversi di loro erano in condizioni di salute precarie, anche a causa dell’abbassamento di temperatura che ha reso più difficile la traversata.
Sono in corso gli accertamenti per individuare gli scafisti e stabilire con certezza il luogo di partenza, ma secondo le prime informazioni sarebbe, ancora una volta, la Libia.
La notizia dell’ennesimo sbarco arriva anche a Venezia dove la Lega celebra la Festa dei popoli e dove, sul palco, sale il ministro dell’Interno Maroni (ad ascoltarlo c’e’ anche la senatrice leghista e vice sindaco a Lampedusa Angela Maraventano). "La Libia – dice senza mezzi termini il ministro, applaudito dalla folla – non rispetta gli accordi sull’immigrazione e continua a lasciar partire clandestini a centinaia che giungono a Lampedusa". Per questo, annuncia, "a ottobre andrò in Libia affinchè gli accordi internazionali con quel paese vengano rispettati". Il responsabile del Viminale, dopo aver ribadito che "la Lega dira’ sempre no al voto agli extracomunitari", ha anche confermato la tolleranza zero riguardo ai campi nomadi abusivi, che "saranno chiusi tutti", perchè "sono una vergogna"; ha inoltre sottolineato che è sua intenzione "far rispettare" gli accordi con gli altri Paesi, in particolare la Romania, per "mandare in galera a casa loro gli immigrati".
Alle affermazioni di Maroni in serata replica Marco Perduca, senatore radicale eletto nel Pd, che annuncia una interpellanza urgente al governo "per conoscere nel dettaglio il trattato di cooperazione con la Libia che, tra le altre cose, dovrebbe garantirci dall’arrivo nel nostro paese di centinaia di africani disperati. Nel frattempo – aggiunge – potrebbe essere utile scoprire il perche’ in questi drammatici sbarchi non figurano mai immigrati libici. Sorge il dubbio che vi sia quasi una regia del regime sui flussi verso le nostre coste".