Il Ministro dell’Interno dal vertice di Bruxelles lamenta imposizioni dall’Unione Europea e chiede soluzioni chiare per froteggiare la potenziale crisi profughi. SEGUI LA DIRETTA
25 febbraio 2011
18.45 Crisi nordafricana. La Basilicata pronta ad accogliere profughi
La Basilicata e’ ”disponibile” ad accogliere i profughi del Nord Africa e della Libia. Lo si apprende dagli uffici della giunta del presidente della Regione, Vito De Filippo, che gia’ nei giorni scorsi ha personalmente manifestato questa volonta’, anticipando l’appello del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo.
”Le strutture saranno individuate in base alle esigenze ed alle richieste”, fanno sapere dagli uffici della Giunta regionale.
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18.30 Allerta profughi. Il Campidoglio frena:" Roma è già satura"
Sull’onda della crisi norafricana tutti i comuni e regioni italiane si stanno attrezzando per accogliere, eventualmente, l’esodo di profughi, cercando strutture e aree adatte.
Cauto il Campidoglio sull’ipotesi di accogliere nuovi profughi nelle strutture della Capitale.
Se il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha precisato che nessuna richiesta sia finora arrivata dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, questa ipotesi non sarebbe contemplabile, invece, dall’assessore capitolino alle Politiche Sociali.
"Roma e’ satura – ha detto Belviso – noi non ce la facciamo. La Capitale ospita attualmente piu’ di 1.600 persone nelle strutture dedicate con una lista d’attesa di circa 3mila persone. I centri di accoglienza di Roma sono gia’ saturi"
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17.45 Maroni: "l’Ue vincola l’Italia ma non ci dà risposte adeguate"
”Non posso governare l’emergenza che potrebbe verificarsi sulle nostre coste – ha detto Maroni – perche’ sono vincolato da un livello superiore a cui l’Italia ha ceduto competenze, paga risorse, ma non ha risposte adeguate”. Un problema, quello della cessione a Bruxelles di alcune competenze prima in capo al governo nazionale, che ”sto sperimentando – ha puntualizzato Maroni – proprio in questi giorni” in concomitanza con l’avvio della ribellione in Libia e negi altri paesi del Nordafrica.
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17.30 Vaticano:" Sgomento e dolore per la repressione in Libia. I cittadini vogliono la democrazia"
”Sgomento e dolore” sono i entimenti che la Santa Sede esprime di fronte alla cruenta repressione delle proteste che in questi giorni agitano la Libia. Lo ha dichiarato monsignor Silvano M. Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, riferendo della riunione del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU svoltasi in queste ore per valutare le misure da prendere nei confronti del Paese africano.
”La Santa Sede afferma che bisogna anzitutto porre fine a questa violenza e fare in modo che si ritorni ad un dialogo per vedere se si puo’ trovare una soluzione”, ha affermato monsignor Tomasi ai microfoni della Radio Vaticana. ”Queste manifestazioni esprimono la volonta’ popolare di una partecipazione attiva e democratica nella gestione del Paese”.
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17.15 Ue: raggiunto un accordo su embargo armi alla Libia e beni Gheddafi
Secondo fonti diplomatiche la Ue avrebbe raggiunto un accordo per congelare i beni della famiglia Gheddafi ma avrebbe anche trovato l’accordo per l’ebargo sulle armi alla Libia.
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16.00 Berlusconi e Cameron: "Ci vuole azione coordinata di Ue e Onu per soluzione Libia"
Il primo ministro del Regno Unito, David Cameron, ha telefonato oggi al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per uno scambio di valutazioni sulla situazione in Libia. I leader di Italia e Inghilterra hanno discusso della situazione nel Paese nordafricano e delle prospettive nell’area, concordando pienamente sulla necessita’ di un’azione coordinata in ambito multilaterale e, innanzitutto, nel quadro europeo e Onu.
Ieri sera, Berlusconi, aveva anche avuto una lunga conversazione telefonica sulla situazione in Libia con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, concordando anche in questo caso di lavorare insieme e mantenere uno stretto contatto fra leader e fra i rispettivi staff per fronteggiare la crisi
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15.30 Unhcr: "servono aiuti a Tunisia e Egitto per esodo". Almeno 22.000 in fuga
L`Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) rivolge un elogio ai governi di Tunisia ed Egitto per lo spirito umanitario mostrato nell`accogliere e assistere le persone in fuga dalla Libia. Anche la popolazione locale sta garantendo un supporto senza precedenti, dirigendosi verso le frontiere di entrambi i paesi per prestare aiuto.
L`UNHCR si rivolge alla comunità internazionale affinché garantisca un deciso sostegno umanitario ai due paesi. Il governo tunisino ha dichiarato le proprie frontiere aperte per le persone di tutte le nazionalità che cercano di fuggire dalla violenza in Libia. In base ai dati forniti dalla stesso governo, le persone fuggite dal 20 febbraio sono oltre 22.000.
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13.00 Terzo Polo: "Congelare il trattato con la Libia"
Il Terzo Polo ha depositato questa mattina alla Camera una mozione che impegna l’esecutivo a congelare immediatamente l’accordo tra Italia e Libia. In particolare si punta il dito contro i passaggi che parlano di "non ingerenza negli affari interni dei due paesi", di "collaborazione nel settore della difesa" e di "ampio partenariato industriale nel settore della difesa e nelle industrie militari".
"Quel trattato che noi a suo tempo avversammo in Parlamento impedisce all’Italia qualsiasi azione internazionale e qualsiasi iniziativa a favore del popolo libico" ha detto il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini durante una conferenza stampa a Montecitorio . "L’amicizia per il popolo libico – ha aggiunto il capogruppo di Fli, Benedetto della Vedova – non puo’ essere scambiata per amicizia verso un regime che bombarda i manifestanti".
12.20 Lombardo: "Tutte le Regioni si facciano carico degli immigrati"
"E’ bene che tutte le regioni si facciano carico di un problema. Se, come pare, dovessimo veramente affrontare questo esodo biblico non possiamo fare fronte con una sola regione o con le regioni del Sud. E’ logico ed e’ giusto, quindi, con la presenza dei presidenti della Regione e la nostra si riunisca il Consiglio dei ministri per decidere cosa fare".
Lo ha detto il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. "Se parte l’evento non lo si ferma piu’ – ha aggiunto – E siccome il fenomeno e’ prevedibile che accada, sarebbe grave che ce ne stiamo ad aspettare quello che deve capitare. Ecco perche’ ritengo che bisogna intervenire direttamente da quelle parti"
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12.00 Napolitano: "No ad allarmismi e vittimismi"
"Non bisogna non cedere a vittimismi e allarmismi” sull’emergenza sbarchi. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita ufficiale a Berlino.
Il Capo dello Stato ha ribadito ”l’esigenza di una forte solidarieta’ per far fronte a questa emergenza, un’esigenza che non e’ solo dell’Italia o della Germania, paesi a cui non si chiede un particolare ruolo, ma di tutti. La dichiarazione congiunta dei ministri degli Esteri Frattini e Westerwelle va nella giusta direzione”. ”Ho letto sui giornali – ha aggiunto Napolitano – che il mio appello alla Germania sarebbe caduto nel vuoto o avrebbe trovato la porta chiusa. Non capisco da cosa cio’ si desuma”.
Su un possible boom di sbarchi, ha sottolineato poi Napolitano, "Non siamo in grado di fare previsione, le stime sono premature. Ma e’ importante un intervento piu’ consistente dell’agenzia Frontex dell’Ue. Ieri non ho parlato di accoglienza dei profughi e della loro distribuzione sul territorio di altri paesi, ho messo, invece, l’accento sulla necessita’ di linee comuni dell’Ue sulle politiche di immigrazione e d’asilo, come e’ stato chiesto nel documento di due giorni fa alla fine della missione a Roma dei ministri degli Interni degli Stati membri Ue che si affacciano sul Mediterraneo. Il problema non e’ solo dell’Italia”
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11.00 Cicchitto (Pdl): "L’Italia paga la debolezza dell’Europa"
"L’Italia paga la debolezza dell’Europa, che se non trova unità mette in evidenza una disarticolazione": lo ha detto Fabrizio Cicchitto, capogruppo del PdL alla Camera, ospite stamattina di Omnibus su La7.
"Sugli sbocchi futuri di questa situazione bisogna essere cauti – ha ammonito Cicchitto – sulle cifre che riguardano l’immigrazione: nessuno pu• dire che verranno mille o diecimila persone. La situazione è drammatica e aperta: è certo che bisogna prepararsi".Riguardo a un’eventuale revisione del tratato di amicizia tra Libia e Italia, Cicchitto a detto che: "Bisogna sapere con quale entità politica si andrà a trattare".
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10.39 Lampedusa, "Divieto di circolazione per i tunisini"
Nei prossimi giorni i tunisini ospiti del Centro d’accoglienza, circa 800 fino a questo momento, potrebbero restare chiusi nella struttura di contrada Imbriacola. Il sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis sta per firmare un’ordinanza che vieta la libera circolazione dei tunisini.
A darne conferma e’ l’assessore alla Pubblica sicurezza dell’isola, il generale Antonio Pappalardo, ex sottosegretario, intervistato dalla trasmissione ‘Agora’ su Rai 3. "C’e’ allo studio quest’ordinanza – ha spiegato Pappalardo – per ragioni di ordine pubblico e per ragioni igienico-sanitarie. C’e’ allarme tra la popolazione per la presenza dei tunisini che sono ormai ovunque, chiedono l’elemosina". E ha aggiunto: "Prevediamo l’afflusso notevole di persone che vengono dalla Libia, tutte queste persone potrebbero mettere in ginocchio l’isola, un’isola che vive di turismo".