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Maroni: “Niente carcere per i clandestini che sono già in Italia”

"Il reato di clandestinità non sarà retroattivo" ROMA, 24 maggio 2008 – "Il reato di clandestinità non è retroattivo. Non è che si mette in galera mezzo milione di clandestini perché si trovano in Italia al momento dell’entrata in vigore della norma".

Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni.

Maroni ha spiegato che l’espulsione del clandestino è prevista dopo il primo grado di giudizio e che è previsto che lo straniero espulso torni in Italia per esporsi agli altri gradi di giudizio.

"Chi è in Italia irregolarmente da prima dell’entrata in vigore del reato verrà espulso – ha sottolineato il ministro – ma non subirà le conseguenze di chi invece entrerà all’interno dei nostri confini senza averne titolo dopo l’introduzione nel Codice della fattispecie di reato".

Sul tema immigrazione è intervenuto oggi anche Bossi che si è detto contrario alla proposta di voto per gli immigrati. Prevedete la possibilità di far votare gli stranieri? "Io penso di no, questa è casa nostra, decidiamo noi e non gli altri" – ha affermato il senatur.

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