Roma, 18 aprile 2025 – Nel giorno della commemorazione del tragico naufragio del 2015 nel Canale di Sicilia, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ribadire con forza l’importanza del rispetto della dignità umana e della solidarietà nei confronti di chi fugge da guerre, povertà e persecuzioni.
«I movimenti migratori vanno governati – ha dichiarato il Capo dello Stato – e l’Unione Europea deve esprimere il massimo impegno in questo senso». Un appello chiaro all’Europa affinché si assuma una responsabilità collettiva e strutturale nella gestione dei flussi migratori, non solo attraverso il contrasto all’illegalità, ma anche mediante l’apertura di canali legali di ingresso che rispettino la vita e i diritti delle persone.
Nel suo messaggio, Mattarella ha voluto ricordare il valore dell’azione umanitaria svolta dalle navi italiane: «Rinnoviamo l’apprezzamento per l’opera di soccorso da parte delle navi italiane che sono riuscite, in condizioni estreme, a salvare vite, rispettando quanto impone la legge del mare». Un chiaro riconoscimento a tutti coloro che, in mare, ogni giorno rischiano la vita per salvare quella degli altri.
Il Capo dello Stato ha sottolineato che l’Italia non dimentica le tante vittime di quel naufragio – uomini, donne, bambini – molti dei quali non avranno mai un nome né una tomba. «È la nostra civiltà a impedirci di voltare le spalle, di restare indifferenti, di smarrire quel sentimento di umanità che è radice dei nostri valori».
In un’epoca in cui la gestione dei fenomeni migratori rischia spesso di essere affidata alla logica dell’emergenza e dello scontro politico, le parole di Mattarella richiamano l’Europa e l’Italia ai fondamenti della propria identità democratica: rispetto della vita umana, legalità e solidarietà.