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Mattarella: “Strage di Lampedusa monito per l’Ue, classe dirigente apra gli occhi”

Il Capo dello Stato: “Indispensabile coordinare gli sforzi in ambito europeo. La portata inedita delle migrazioni non può essere trattata con cecità e indifferenza”

 

 

Roma, 4 ottobre 2016 – “Lo sconvolgente naufragio del 3 ottobre 2013, nel quale persero la vita 366 persone migranti, è una ferita aperta nella coscienza di ciascuno di noi e costituisce tuttora un monito per l’Europa intera”.

Lo ha scritto ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un  messaggio al sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolo’ Coppola,in occasione delle celebrazioni della Giornata delle Vittime dell’Immigrazione, sottolineando che “quando la tragedia si consumo’ tre anni fa, a poche centinaia di metri dall’approdo a Lampedusa, l’evento mise il mondo intero di fronte a una grande responsabilità”.

“La portata inedita, e per certi aspetti epocale, delle migrazioni nel Mediterraneo  – dice il capo dello Stato – non può certo essere trattata con cecità dalle classi dirigenti e con indifferenza dalle opinioni pubbliche. Al contrario, è necessario mettere in campo tutta l’intelligenza, l’umanità, la capacità organizzativa di cui disponiamo, e insieme a queste è indispensabile coordinare gli sforzi in ambito europeo perché solo nella dimensione continentale si possono affrontare con efficacia i problemi sociali, economici, diplomatici, di sicurezza e di contrasto alle organizzazioni criminali, che il fenomeno migratorio solleva”.

 

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