Bruxelles, 21 febbraio 2019 – Il flusso di migranti irregolari lungo la rotta del Mediterraneo centrale (soprattutto da Libia e Tunisia verso l’Italia) è tornato nel 2018 ai livelli pre-crisi del 2012, con una riduzione degli arrivi dell’80% rispetto all’anno precedente (23.485 rispetto a 118.962), e confermando la forte tendenza al ribasso già registrata nel 2017. Lo ha spiegato a Bruxelles il direttore esecutivo dell’Agenzia Frontex per la sorveglianza delle frontiere esterne dell’Ue, Fabrice Leggeri, durante una conferenza stampa di presentazione del rapporto di analisi del rischio per il 2019.
In Italia sono arrivati soprattutto tunisini (5.182), eritrei (3.529) e sudanesi (2.037).
Più attrattiva e meno rischiosa, invece – anche per chi arriva dall’Africa orientale o subsahariana-, è risultata la rotta del Mediterraneo Occidentale, per la quale è stato registrato nel 2018 un aumento del 160% degli arrivi in Spagna (57.034 rispetto ai 23.063 del 2017).
Il numero totale degli arrivi irregolari lungo le rotte mediterranee è stato nel 2018 pari a 150.114, rispetto ai 204.750 nel 2017.
Mediterraneo: in netto calo sbarchi verso l’Italia, aumentano quelli verso la Spagna
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