Roma, 3 gennaio 2023 – Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso il suo supporto al decreto che introduce una stretta sulle Ong che operano nel Mediterraneo. Secondo Meloni, il diritto internazionale “non prevede che ci sia qualcuno che può fare il traghetto nel Mediterraneo o in qualsiasi altro mare e fare la spola per trasferire gente da una nazione all’altra”, e ha sottolineato la necessità di “coerenza tra le attività che alcune navi svolgono nel Mediterraneo e quello per cui sono registrate”.
Meloni ha inoltre sottolineato l’importanza di effettuare “screening di chi è a bordo, informazioni chiare sui meccanismi di salvataggio, regole per impedire che nel raccogliere queste persone a bordo non si metta a repentaglio la sicurezza dell’imbarcazione cui ci si avvicina”.
Secondo Meloni, queste misure sono necessarie non solo per rispettare il diritto internazionale, ma anche per proteggere i migranti stessi e contrastare la tratta di esseri umani. “Qualcuno che sta rischiando la vita ha diritto a essere salvato – ha detto Meloni – ma cosa diversa è farsi utilizzare dalla tratta degli esseri umani del terzo millennio e continuare a far fare miliardi di euro a degli scafisti senza scrupoli”.
Il decreto in questione prevede il fermo amministrativo per due mesi della prima violazione dell’autorizzazione ad entrare in acque internazionali, e il sequestro ai fini della confisca in caso di ripetuta violazione. Meloni ha sottolineato l’importanza di queste misure per garantire il rispetto delle regole e per combattere l’immigrazione illegale e la tratta di esseri umani.