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Meloni in visita in Albania: “Due centri migranti saranno operativi dal 1° agosto 2024”

Roma, 5 giugno 2024 – La Premier Giorgia Meloni, accompagnata dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha visitato i centri di accoglienza di Shengjin e Gjader in Albania, destinati a ospitare i migranti che arrivano dal Mar Mediterraneo. “Questo accordo sta diventando un modello, qualche settimana fa circa 15 nazioni europee su 27, la maggioranza dell’Ue, ha sottoscritto un appello alla Commissione per chiedere, fra le altre cose, che segua il modello italiano”, ha dichiarato la Premier a margine della visita.

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Migranti, Meloni in visita in Albania

La Presidente Meloni ha annunciato che i due centri saranno operativi dal 1° agosto 2024. Il centro di Gjader, inizialmente, ospiterà più di mille persone, con l’obiettivo di arrivare a una capacità di 3.000 posti, come previsto dal protocollo. Meloni, poi, ha espresso gratitudine verso il Primo Ministro albanese Edi Rama e il popolo albanese per il loro sostegno e la loro collaborazione, evidenziando l’accordo come un esempio di cooperazione europea. “Italia e Albania sono storicamente nazioni amiche, che sono abituate a collaborare insieme e io voglio ringraziare ancora una volta il primo ministro Rama e il popolo albanese per aver offerto il loro aiuto e aver stretto con noi un accordo di grande respiro europeo”, ha infatti dichiarato.

Questo accordo sta diventando un modello. Qualche settimana fa circa 15 nazioni europee su 27, la maggioranza dell’Ue, ha sottoscritto un appello alla Commissione per chiedere, fra le altre cose, che segua il modello italiano. Perfino la Germania, con il ministro dell’Interno, ha dichiarato di seguire con interesse questo accordo. Noi qui vogliamo fare le cose per bene. Anche perché se quello che qui abbiamo immaginato funzionerà, e funzionerà, allora noi avremo inaugurato una fase completamente nuova nella gestione del problema migratorio. L’accordo potrebbe essere replicabile in molti Paesi, potrebbe diventare una parte della soluzione strutturale dell’Unione europea. Lo capiamo noi e lo capiscono i sostenitori dell’immigrazione incontrollata che lo contestano. Abbiamo molti occhi puntati addosso, vogliamo riuscire. Un obiettivo del genere val bene due mesi di ritardo, legati alla natura dei terreni di Gjader che non avevamo previsto. E hanno richiesto interventi di rafforzamento”, ha aggiunto puoi.

Nonostante alcuni ritardi dovuti alla natura dei terreni di Gjader, Meloni infine ha rassicurato che l’investimento è strategico e non comporta spese aggiuntive. Il progetto prevede una spesa di 670 milioni di euro per cinque anni, equivalente al 7,5% delle spese connesse all’accoglienza dei migranti sul territorio nazionale. “Queste risorse non sono un costo aggiuntivo, ma un investimento che potrebbe rappresentare uno straordinario deterrente contro l’immigrazione irregolare e i trafficanti”, ha affermato.

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