L’Agenzia delle Entrate: “Detrazione del 19% per l’assistenza personale di chi non è autosufficiente”
Roma – 2 marzo 2009 – Anche quest’anno chi paga una badante per sé o per un familiare avrà diritto a uno sconto sulle tasse. Lo conferma la “Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili” pubblicata di recente dall’Agenzia delle Entrate.
Un’agevolazione che spetta a tutti i datori di lavoro domestico è la deduzione dal reddito imponibile dei contributi previdenziali e assistenziali versati per colf e badanti, fino a un massimo di 1549,37 euro. I versamenti possono essere documentati presentando le ricevute dei bollettini trimestrali.
A questa si può aggiungere una detrazione delle spese per gli addetti all’assistenza personale, nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti vita quotidiana. Lo sconto è del 19% su una spesa massima di 2100 euro e scatta solo se il reddito del contribuente non supera i 40mila euro.
Sono considerate non autosufficienti le persone che da sole non possono nutrirsi , espletare le funzioni fisiologiche, lavarsi, camminare, vestirsi o che necessitano di sorveglianza continuativa. In ogni caso, serve un certificato medico che attesti questa condizione.
Per documentare le spese, si può ad esempio presentare la ricevuta o il prospetto paga della badante. ”La documentazione – spiega la Guida – deve contenere il codice fiscale e i dati anagrafici di chi effettua il pagamento e di chi presta l’assistenza. Se la spesa è sostenuta in favore di un familiare, nella ricevuta devono essere indicati anche gli estremi anagrafici e il codice fiscale di quest’ultimo”.
Inoltre 2100 euro sono il tetto massimo per contribuente, anche se questo ha pagato l’assistenza per più persone. Infine, se “più contribuenti hanno sostenuto spese per assistenza riferita allo stesso familiare, l’importo teorico deve essere diviso tra i soggetti che hanno sostenuto la spesa”.
EP