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Migranti, accordo storico nell’Ue: 15 Paesi su 27 aderiscono al ricollocamento volontario dei profughi

commissione europea

Roma, 10 giugno 2022 – Oggi, a Lussemburgo, i ministri dell’Interno dei Paesi membri hanno firmato due regolamenti per rafforzare le frontiere dell’Unione europea e, allo stesso tempo, creare un meccanismo di solidarietà per aiutare a gestire in modo migliore l’arrivo dei migranti. La riforma, studiata dalla Francia, è arrivata in seguito alle pressioni presentate dal ministro dell’Interno italiano Luciana Lamorgese. Proprio nei giorni scorsi, infatti, era tornata a sottolineare la necessità di una meccanismo automatico di redistribuzione.

Migranti, accordo storico dell’Unione europea per la gestione degli arrivi

“Si tratta di un avanzamento di rilevanza strategica verso una politica europea di gestione condivisa dei flussi migratori equilibrata e ispirata ai principi di solidarietà e di responsabilità”, ha commentato Lamorgese a termine dell’incontro. Con questi due regolamenti, infatti, si prevederanno ricollocamenti volontari da parte dei Paesi solidali (15 su 27). Per gli altri, invece, è previsto un contributo obbligatorio in termini finanziari. Contemporaneamente, però, l’Italia e gli altri Paesi di primo sbarco dovranno assumersi la responsabilità della completa identificazione di ogni persone che sbarca con l’inserimento nel terminale di Eurodac. Limitando, quindi, i movimenti secondari che portano i migranti a spostarsi dai Paesi di primo approdo a quelli del centro e del nord Europa. Spesso destinazione finale dei profughi.

“I ministri dell’Interno hanno dato sostegno a larga maggioranza a due regolamenti per rafforzare la protezione delle frontiere dell’Ue. E a un meccanismo di solidarietà per aiutare gli Stati membri sottoposti a forti pressioni dovute all’arrivo di migranti. Nei prossimi giorni la presidenza francese e la Commissione europea organizzeranno un incontro della piattaforma di solidarietà per dare espressione concreta a questo storico accordo”, ha spiegato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson. L’accordo, quindi, prevede da un lato l’adozione del regolamento Ue sullo screening dei migranti e del regolamento Eurodac, e dall’altro un patto di solidarietà con i Paesi di primo arrivo, che prevede i ricollocamenti su base volontaria.

migranti

La proposta della Francia

“Una solidarietà obbligatoria per tutti i Paesi Ue. E poi, in questa solidarietà, quelli che vorranno fare dei ricollocamenti, in particolare di persone salvate in mare e per i Paesi mediterranei li faranno. Oppure scatterà una solidarietà finanziaria e umana. Una grande maggioranza dei membri si sono mostrati molto favorevoli. Più di una decina di Paesi si sono mostrati disponibili ai ricollocamenti, cosa che è molto positiva”, ha sottolineato il ministro dell’Interno francese Darmanin. “L’idea è di adottare questa solidarietà: ci sono dei Paesi disponibili ai ricollocamenti. E’ il caso della Francia e posso dire che anche gli amici tedeschi ci aiutano molto. Ci sono poi dei Paesi che non vogliono farli, perché hanno già molto migranti o per altri motivi. In questo caso, scatterebbe il sostegno finanziario, che andrebbe direttamente al Paese di primo ingresso”, ha aggiunto inoltre.

“Voglio dare atto alla Presidenza francese e al ministro Gérald Darmanin dell’impegno profuso per realizzare quell’approccio graduale, da tempo auspicato, che oggi concretizza e lega i progressi sulla responsabilità a quelli sulla solidarietà. Attivando un effettivo meccanismo di redistribuzione di migranti”, ha spiegato poi Lamorgese. “L’intesa raggiunta favorisce principalmente gli Stati membri che devono affrontare gli sbarchi a seguito di operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo e lungo la rotta atlantica occidentale. E si fonda sull’assicurazione di offerte di quote adeguate di ricollocazione, già manifestata da un numero significativo di Stati membri”, ha detto inoltre in conclusione.

Nei prossimi giorni, quindi, verrà attivata la piattaforma specifica coordinata da Presidenza e Commissione, così da dare attuazione al meccanismo di redistribuzione.

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