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Migranti al centro dell’Asse Roma-Berlino: Mattarella in Germania tra crisi economica e cooperazione europea

Roma, 27 settembre 2024 – La visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Berlino si inserisce in un momento cruciale per l’Europa, con un’agenda fitta di temi delicati che spaziano dalle relazioni economiche tra Italia e Germania alla questione migratoria, fino al ricordo degli orrori del passato. Al centro dell’attenzione c’è il futuro dell’Unione Europea, segnato dalla formazione del “nuovo esecutivo Ursula”, dalla guerra in Ucraina e, soprattutto, dal ruolo chiave della Germania nel traino dell’industria europea.

L’Asse Roma-Berlino sulla questione migratoria

Prima ancora dell’arrivo di Mattarella a Berlino, un segnale di forte sintonia tra Roma e Berlino è stato lanciato sul fronte della gestione dei flussi migratori. Palazzo Chigi ha diffuso una nota che descrive i contenuti di una recente telefonata tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Cancelliere tedesco Olaf Scholz. Durante la conversazione, Scholz ha illustrato le motivazioni alla base della decisione della Germania di reintrodurre i controlli alle frontiere con gli Stati membri confinanti, una misura volta a contrastare gli arrivi irregolari. Entrambi i leader hanno convenuto sulla necessità di mantenere un dialogo stretto in vista dei prossimi Consigli Europei, per rafforzare le politiche migratorie sia interne che esterne all’UE, con un focus particolare sulla cooperazione con i Paesi di origine e transito dei migranti, i ritorni, la lotta ai trafficanti di esseri umani e la migrazione legale.

Le preoccupazioni economiche e la crisi tedesca

Se il dialogo sul tema migratorio sembra essere ben avviato, non si può ignorare la crisi economica che affligge la Germania, definita “il gigante europeo”, attualmente ferma a crescita zero. Una situazione allarmante non solo per Berlino, ma anche per l’Italia, la cui economia è strettamente legata a quella tedesca. Il made in Italy soffre, e i dati sulle esportazioni segnalano da mesi un calo significativo in settori chiave, come quello della componentistica. Durante i colloqui previsti con il presidente Frank-Walter Steinmeier e il Cancelliere Scholz, Mattarella presenterà un quadro dell’economia italiana che, pur non privo di difficoltà, mostra segnali di crescita. Tuttavia, l’impatto della stagnazione economica tedesca sull’intera eurozona resta una fonte di preoccupazione, soprattutto per i Paesi come l’Italia, che hanno un forte interscambio commerciale con la Germania.

Le sfide politiche in Germania e il vento di destra

La visita di Mattarella avviene in un contesto politico delicato per la Germania. Il governo di coalizione guidato da Scholz, formato da socialdemocratici, liberali e Verdi, è alle prese con venti di crisi, alimentati dalle minacce del Partito Liberale Democratico di uscire dall’esecutivo. Sullo sfondo si profila la crescita dell’estrema destra di Alternative für Deutschland (AfD), che interpreta il malcontento di una parte crescente della popolazione. In questo contesto, la decisione di Scholz di ripristinare i controlli alle frontiere e chiudere temporaneamente Schengen per sei mesi appare anche come una mossa per contenere l’ascesa dell’estrema destra e rispondere alle preoccupazioni dei cittadini sulla gestione dell’immigrazione.

Un gesto di riconciliazione storica

La visita di Mattarella si concluderà con un forte gesto simbolico di riconciliazione tra Italia e Germania. Accompagnato dal presidente Steinmeier, Mattarella volerà da Colonia a Bologna per recarsi insieme a Marzabotto, luogo di una delle più tragiche stragi naziste durante la Seconda Guerra Mondiale. Un atto di memoria per non dimenticare gli orrori del passato e per ribadire il legame indissolubile tra Roma e Berlino. Questo momento rappresenterà non solo un omaggio alle vittime, ma anche un segno della solidità delle relazioni tra i due Paesi, basate su valori comuni di pace e cooperazione.

La visita di Mattarella in Germania è quindi un’occasione non solo per affrontare questioni politiche ed economiche di stretta attualità, ma anche per rafforzare il dialogo tra due nazioni che, nonostante le sfide, continuano a lavorare fianco a fianco per il futuro dell’Europa.

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