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Migranti, arriva il primo ok all'”emendamento Musk”: continua lo scontro con la giustizia

Roma, 21 novembre 2024 – Nonostante le forti opposizioni dei 26 presidenti delle Corti d’Appello italiane e dei partiti di minoranza, la Commissione Affari Costituzionali della Camera ha approvato il controverso emendamento al decreto Flussi-Paesi sicuri, ribattezzato “emendamento Musk”. La norma, che ridisegna le competenze delle sezioni specializzate in materia di migranti, ha suscitato polemiche feroci sia per il contenuto che per i modi in cui è stata adottata.

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Migranti, cosa prevede la riforma

Il testo trasferisce alle Corti d’appello, in composizione monocratica, i procedimenti relativi alla convalida e proroga del trattenimento dei migranti richiedenti protezione internazionale. Le sezioni specializzate in immigrazione mantengono invece la competenza per i ricorsi sul mancato riconoscimento della protezione speciale. L’obiettivo dichiarato dal governo è limitare il potere delle sezioni specializzate, giudicate politicizzate, di sospendere provvedimenti di trattenimento, come accaduto nel caso dei migranti trasferiti in Albania e successivamente rientrati in Italia. L’emendamento è stato definito una “pagina buia per il Parlamento” dai deputati del Partito Democratico, che accusano il governo di un intervento punitivo nei confronti della magistratura. Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha parlato di un “inaudito attacco ai giudici che applicano la legge senza piegarsi alle pressioni politiche”.

La proposta, presentata da Sara Kelany (Fratelli d’Italia), è stata anche soprannominata “emendamento Musk” per via delle dichiarazioni del patron di X (ex Twitter), Elon Musk, che aveva criticato i giudici italiani in un intervento online. La polemica aveva provocato persino la reazione del presidente Sergio Mattarella, che aveva ribadito: “L’Italia sa badare a se stessa”. Nel pacchetto di modifiche approvate, la Lega ha inserito una stretta sui ricongiungimenti familiari: i richiedenti dovranno risiedere in Italia da almeno due anni consecutivi, invece di uno. Inoltre, i contratti per la cessione di mezzi e materiali a Paesi terzi per il controllo delle frontiere saranno secretati. La norma si estende anche alle attività di ricerca e soccorso in mare. “Non sapremo più nulla sugli accordi con Libia o Albania,” denuncia Filiberto Zaratti (Alleanza Verdi e Sinistra), preoccupato per i rischi di infiltrazioni criminali.

L’elenco dei Paesi considerati “sicuri” per i richiedenti asilo è stato ampliato, includendo Bangladesh, Marocco ed Egitto. Una decisione che ha sollevato indignazione, soprattutto alla luce delle recenti testimonianze sul caso Regeni. Un ex detenuto egiziano ha raccontato di aver visto Giulio Regeni torturato e sfinito in carcere, rendendo ancora più controversa la scelta di includere l’Egitto nell’elenco. L’approvazione dell’emendamento Musk e delle altre norme del decreto Flussi-Paesi sicuri rappresenta un ulteriore capitolo nella linea dura del governo sull’immigrazione. Mentre le opposizioni promettono battaglia, il clima politico si fa sempre più teso, con il rischio di gravi ripercussioni sui diritti dei migranti e sull’equilibrio istituzionale.

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