Roma, 20 dicembre 2023 – Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo cruciale sui cinque pilastri principali del Pact on Migration, presentato dalla Commissione europea nel settembre 2020. Questo pacchetto legislativo rappresenta un passo audace verso la riforma completa della politica migratoria dell’Unione europea, affrontando sia la dimensione interna, ovvero la gestione delle richieste d’asilo dei migranti che entrano irregolarmente, sia la dimensione esterna, con strategie e accordi per ridurre i flussi migratori diretti nell’Unione.
Migranti, approvato il Pact on Migration
La presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha espresso la sua soddisfazione, affermando che il 20 dicembre 2023 sarà ricordato come il giorno in cui l’UE ha ottenuto risultati significativi e fornito soluzioni tangibili in materia di migrazione e asilo. Le congratulazioni sono condivise anche dalla commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, che ha sottolineato la solidarietà, la protezione delle frontiere esterne e le garanzie per i vulnerabili come elementi chiave dell’accordo.
Il Pact on Migration dovrà ora essere ratificato sia dall’Eurocamera che dal Consiglio dell’UE prima di entrare in vigore. Le leggi che lo compongono, come il Regolamento screening, il Regolamento sulle procedure di asilo, il Regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione, il Regolamento sulla crisi e il Regolamento Eurodac, mirano a fornire strumenti chiari e norme comuni per una gestione più efficace e solidale della migrazione. D’altronde, i dati di Frontex evidenziano un aumento del 17% negli attraversamenti irregolari delle frontiere dell’Ue nel 2023 rispetto all’anno precedente, superando quota 355.300 da gennaio a novembre. Le rotte più critiche rimangono il Mediterraneo centrale, con 152.211 arrivi irregolari, e l’Africa occidentale alle isole Canarie, con un aumento del 116%.
L’accordo raggiunto, quindi, rappresenta un passo significativo per un’Europa più unita e solidale nella gestione delle sfide migratorie, rispecchiando l’impegno dell’Ue verso valori comuni e la protezione dei diritti umani dei migranti. Inoltre, questo nuovo capitolo della storia europea offre una prospettiva di una gestione più equa e umanitaria delle migrazioni, sottolineando la volontà dell’Unione di affrontare le sfide con un approccio condiviso e responsabile.
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