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Migranti, Bruxelles vara piano umanitario per la Grecia

Bruxelles, 2 marzo 2016 – La Commissione europea varera’ oggi, durante la riunione settimanale del collegio dei commissari a Bruxelles, un nuovo dispositivo per permettere la mobilitazione rapida di finanziamenti comunitari, aiuti e interventi di protezione civile da dispiegare all’interno dell’Ue, per affrontare la crisi umanitaria legata al massiccio afflusso di profughi e altri immigrati irregolari in Grecia.

La situazione si e’ aggravata nelle ultime settimane a causa delle chiusure delle frontiere o dei contingentamento dei passaggi negli altri paesi (Austria e Slovenia) della cosiddetta “rotta balcanica” che i migranti intraprendono verso l’Europa centrale e settentrionale. Il nuovo dispositivo consistera’ in una proposta di decisione del Consiglio Ue che permettera’ l’uso in seno all’Unione dei meccanismi di aiuto umanitario, in genere destinati ai Paesi terzi, e in una proposta di emendamento del bilancio Ue, che dovra’ essere approvata dal Parlamento europeo oltre che dal Consiglio, per aumentare i fondi a disposizione. L’ordine di grandezza del finanziamento complessivo del dispositivo dovrebbe aggirarsi grossomodo attorno ai 700 milioni di euro per due anni.

Il Consiglio, sotto la presidenza di turno olandese, dovrebbe approvare tutto il dispositivo molto rapidamente, visto che e’ stato il vertice dei capi di Stato e di governo, il 18 febbraio scorso, a chiedere questa misura. “Si impone un’azione urgente – avevano affermato i leader dei Ventotto nelle conclusioni del vertice – per rendere meno critica la situazione umanitaria dei migranti lungo la rotta dei Balcani occidentali utilizzando tutti gli strumenti dell’Ue e nazionali disponibili. A questo scopo il Consiglio europeo ritiene necessario dotare ora l’Ue della capacita’ di fornire aiuti umanitari a livello interno, in cooperazione con organizzazioni come l’Unhcr, per sostenere i paesi che fanno fronte a un elevato numero di rifugiati e migranti, muovendo dall’esperienza della direzione generale della Commissione per gli Aiuti umanitari e la Protezione civile”.

Il Consiglio europeo chiedeva dunque alla Commissione “di presentare al piu’ presto proposte concrete” in questo senso, cio’ che l’Esecutivo Ue fara’, appunto, domani. Una parte dei fondi necessari per il nuovo dispositivo “interno” di aiuto umanitario e protezione civile e’ gia’ disponibile e utilizzabile dal bilancio Ue, e per questo basterebbe il voto di approvazione del Consiglio; ma la Commissione chiede di aumentare i finanziamenti con un emendamento al bilancio comunitario per il quale e’ necessaria anche l’approvazione (e quindi il coinvolgimento anche politico) dell’Europarlamento, che ci si attende avvenga con la massima urgenza.

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