Chiara Caraboni
Roma, 15 novembre 2022 – “La Francia dice che il governo italiano è il grande perdente? No, il perdente in questa grande tragedia è tutta l’Europa nel suo insieme. Questo scaricabarile tra paese e paese è penoso, lo spettacolo che sta dando il nostro continente aggiunge pena a pena”. Senza giri di parole, il filosofo Massimo Cacciari, durante la trasmissione “Otto e Mezzo”, ha commentato così il braccio di ferro sui migranti a cui stanno combattendo i Paesi europei.
Migranti, Cacciari sulla crisi Italia-Francia: “Penosi”
“Ricordo che l’Europa è la patria dei diritti umani. Noi siamo il luogo che si è inventato lo ius gentium, il vanto e l’orgoglio della cultura europea. E chi ha la faccia di giudicare un altro? I francesi hanno la faccia di giudicare gli italiani, e gli italiani hanno la faccia di giudicare qualcuno? Siamo in una situazione insostenibile che lede alle fondamenta la Costituzione europea, perché fa dell’Europa, in contraddizione con tutta la sua storia, un qualcosa che non rispetta i diritti umani fondamentali. È una distruzione dell’anima dell’Europa“, ha aggiunto inoltre rispetto alla questione migranti e alla crisi tra Italia e Francia.
“È indubbio che le responsabilità maggiori sono di quelli che rappresentano certe forze politiche che si sono esplicitamente, e a volte ideologicamente, dichiarati contro una politica di integrazione e di accoglienza. E hanno sempre dimostrato che per loro la soluzione vera sarebbe quella di innalzare muri e di fare del Mediterraneo una grande muraglia. È chiaro che ci siano queste responsabilità. Ma è altrettanto vero che se siamo in questa situazione e se c’è in Europa una destra di quel tipo le responsabilità sono anche degli altri. Perché il governo dell’Europa non è mai stato in mano alle destre, ma è sempre stato in mano a democratici popolari, socialdemocratici e liberali sostanzialmente.
Quindi, se la Ue non ha politica estera e politica per l’immigrazione, non può essere responsabilità della Meloni o della Le Pen o di Orban o del presidente della Cecoslovacchia, che non hanno mai governato un cavolo di niente in Europa”, ha detto poi in conclusione parlando delle responsabilità dei diversi paesi europei.
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