Roma, 10 dicembre 2018 – “Serve l’unità di tutti gli immigrati, i nuovi cittadini e gli italiani per combattere la deriva razzista che sta creando un problema serio di insicurezza in Italia”. Lo ha detto Stephen Ogongo, Coordinatore di Cara Italia, durante un incontro e dibattito con la comunità Sikh di Borgo Hermada (Terracina) Durante l’incontro tenutosi il 2 dicembre, Ogongo ha sottolineato l’importanza di unire tutte le forze per combattere contro le ingiustizie e le violazioni dei diritti degli immigrati e degli italiani.
“È ora di unire tutte le nostre forze per rivendicare i nostri diritti e abbattere tutti gli ostacoli strutturali che impediscono la piena partecipazione degli immigrati alla vita del paese – ha detto Ogongo – Tutte le persone che vivono in Italia – gli immigrati e gli italiani devono lavorare insieme per assicurare che l’Italia diventi un paese pienamente multiculturale e multi religiosa. Questa nuova realtà del paese si deve riflettere in tutti gli ambiti della vita sociale, economica e politica.”
Il coordinatore di Cara Italia ha consigliato a tutti gli immigrati di imparare bene la lingua italiana definendola “la chiave della nostra integrazione che serve anche per dare il nostro massimo contributo allo sviluppo del nostro amatissimo paese.”
Gurmukh Singh, il presidente del Tempio Sikh di Borgo Hermada ha promesso che la sua comunità darà il pieno appoggio alle battaglie di Cara Italia per i diritti umani e contro il razzismo e tutte le altre forme di discriminazioni. “La nostra comunità sta con voi e lavoreremo insieme per difendere i nostri diritti e combattere quelli che sfruttano i nostri fratelli,” ha detto Gurmukh Singh.
Cara Italia è un nuovo movimento che combatte il razzismo e tutte le altre forme di discriminazioni. L’organizzazione diffonde la consapevolezza dei diritti, denuncia le violazioni, e lotta per la giustizia in un Italia veramente multiculturale e multi religioso. Hanno partecipato all’incontro l’avvocato Francesco Portoghese di A buon Diritto, Harvinder Singh Kapil, Milton Kwami e Harbinder Singh Dhaliwal – i promotori di Cara Italia.
Nel suo intervento, Portoghese ha spiegato che il decreto sicurezza ha abolito il permesso di soggiorno per motivi umanitari e ha consigliato a tutti i titolari di quel permesso di attivarsi per convertirlo in un permesso di soggiorno per motivo di lavoro. Una delle novità introdotte dal decreto sicurezza è l’aumento del contributo da pagare per chiedere la cittadinanza che passa da 200 a 250 euro. Non sappiamo il perché dell’aumento perché non era necessario, ha detto Portoghese. La seconda novità negativa introdotta dal decreto sicurezza è l’aumento del periodo di tempo entro cui le autorità devono decidere se riconoscere la cittadinanza o meno. Il periodo di attesa passa da 2 a 4 anni e questo viene applicato anche a chi ha fatto la domanda in precedenza dell’approvazione del decreto. La terza è il requisito della conoscenza di lingua italiana a livello B1. Il decreto sicurezza inoltre introduce la possibilità di revocare la cittadinanza per le persone che sono state condannate per i reati molto gravi come l’associazione per scopi terroristici, o per minacciare l’ordine e la sicurezza pubblica.
Cara Italia in collaborazione con alcune associazioni sta studiando un modo per rendere possibile l’insegnamento della lingua e cultura italiana nei luoghi di culto e di aggregazione delle comunità di immigrati per facilitare la loro integrazione e partecipazione attiva alla vita del paese. L’incontro della delegazione di Cara Italia con la comunità Sikh di Borgo Hermada (Terracina) fa parte di una serie di incontri titolati “Impariamo a conoscere i nostri diritti e doveri come immigrati e cittadini” che Cara Italia organizza con varie comunità in diverse parti del paese per sensibilizzarle sui loro diritti e doveri.
Per ulteriori informazioni su Cara Italia oppure se volete avere un incontro simile con la vostra comunità, potete contattare:
Stephen Ogongo, Coordinatore di Cara Italia
E-mail: s.ogongo@stranieriinitalia.it
Telefono: +39-3333010654
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