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Migranti, D’Alema: Ue inadeguata, ha reso crisi piu’ drammatica

“L’accoglienza va gestita, perche’ se si svolge in modo organizzato e solidale ha un impatto minore anche sull’opinione pubblica”

 

Roma, 27 novembre 2015 – L’Europa ha gestito “malissimo la questione dei profughi. E’ stata impreparata e questo ha contribuito a rendere questa crisi particolarmente drammatica. L’azione politica dell’Ue e’ stata confusa e inefficace e la crisi ha avuto l’impatto che conosciamo, molto di piu’ per la debolezza della Ue che per colpa dei profughi”.

Lo ha detto Massimo D’Alema intervenendo a un incontro con gli studenti sul tema dell’immigrazione e del terrorismo organizzato dall’Universita’ Guglielmo Marconi.

“Innanzitutto e’ necessario fare grande chiarezza e distinguere tra i rifugiati, che rappresentano un’emergenza e che in quanto profughi, cittadini che fuggono dal loro Paese in cerca di salvezza, hanno diritto, in base alle norme internazionali, di essere accolti e protetti. Ci sono poi gli immigrati, che non sono un’emergenza, ma una sfida e un fenomeno epocale, e che si possono accogliere oppure no – ha sottolineato D’Alema -. In questa situazione l’Europa ha reagito molto male perche’ non puo’ venir meno ai suoi proncipi costitutivi. Ha dimostrato di non avere regole o di avere leggi sbagliate, che ancora oggi si rifanno al trattato di Dublino in base al quale l’accoglienza va trattata singolamente e autonomamente da ciscun Paese membro. Si tratta di regole antiquate e contraddittorie. L’accoglienza va gestita, perche’ se si svolge in modo organizzato e solidale ha un impatto minore anche sull’opinione pubblica”.

D’Alema ha quindi ricordato l’esperienza fatta ai tempi della guerra nei Balcani, quando vennero allestiti campi profughi in loco “e poi li andammo a prendere noi con le navi. Non se ne accorse nessuno, non mori’ nessuno”. Ecco che per D’Alema l’Europa avrebbe dovuto e dovrebbe “predisporre centri di accoglienza per i profughi in Giordania, Libano, Turchia e accompagnare poi queste persone in Europa. Bisogna agire per trovare una soluzione alla crisi siriana e per la stabilizzazione della Libia. La gestione della crisi libica da parte delle Nazioni Unite ha lasciato sconcertati, non e’ stata all’altezza dei problemi e, nel caos, ha consentito all’Isis di occupare un pezzo dello Stato, molto, molto vicino a casa nostra”.

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