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Migranti, Gentiloni: Impegno deve essere europeo

Parigi, 29 agosto 2017 – Passi in avanti sul fronte migranti dal vertice di Parigi tra i leader di Francia, Germania, Italia, Spagna, Libia, Ciad e Niger. Il presidente francese ha lodato il lavoro svolto dall’Italia con la Libia e sottolineato come possa rappresentare un buon esempio da seguire mentre sia la leader tedesca che quello francese puntualizzano la necessità di rivedere i trattati di Dublino.

“Il messaggio che viene dall’incontro – ha detto il premier Paolo Gentiloni – per cui ringrazio Emmanuel Macron e tutti i presenti, è che mettendo insieme le forze, dandoci una strategia si possono ottenere dei risultati”. “Devo dire – ha sottolineato il premier italiano – che nelle ultime settimane, negli ultimi mesi, anche nella rotta del Mediterraneo centrale abbiamo conseguito dei risultati, ma sono risultati iniziali che vanno consolidati. E questo impegno va ‘europeizzato’, perché non può essere solo l’impegno di un solo Paese o di qualche Paese. Deve essere un impegno europeo”.
Quella dei migranti è una “sfida che ci riguarda tutti e che nessuno può risolvere da solo”, ha evidenziato anche Macron in conferenza stampa.

“Dobbiamo agire tutti insieme, dai Paesi d’origine fino all’Europa, passando per i Paesi di transito per condurre un’azione efficace”, ha affermato Macron, aggiungendo che quella dei flussi migratori è una sfida sia per l’Ue che per l’Unione africana”. “E’ un esigenza morale, di solidarietà, ma anche un principio di azione e di efficacia”. “Oggi nasce una squadra per tradurre in atti le parole”. Macron ha così annunciato la creazione “già da oggi” di una “equipe operativa” per valutare l’attuazione sul terreno degli impegni assunti al vertice dell’Eliseo. Il leader francese ha anche annunciato che “nei prossimi mesi” ci sarà un vertice in Spagna prima del summit Ue-Africa per fare “il punto della situazione”. “Abbiamo dato il via libera – ha fatto sapere ancora – ad un piano d’azione a breve termine molto rapido e mi sembra la risposta più efficace al fenomeno intollerabile dei trafficanti di esseri umani che hanno fatto un cimitero del deserto e del Mediterraneo e sono legati al terrorismo”. La stabilizzazione della Libia – ha detto ancora il presidente francese – è una “necessità assoluta per la pace”. Macron ha evidenziato, tra l’altro, in questa chiave l’azione “importante” dell’Italia. Per Macron, oggi più che mai è necessario “smantellare le reti di trafficanti identificando i responsabili”. “La cooperazione tra Italia e Libia” sui flussi migratori – ha detto – “è un perfetto esempio di quello che vogliamo realizzare”.

“In Libia – ha evidenziato dal canto suo la Cancelliera Angela Merkel – la situazione deve migliorare, daremo sostegno concreto in modo tale che chi vive in situazioni inaccettabili possano avere un futuro accettabile”. “Penso – ha detto la Merkel in un altro passaggio – che gli hotspot non siano proprio il termine ideale per designare dei centri di ricollocazione”. “Il sistema Dublino deve essere rivisto, non offre soluzioni soddisfacenti, i Paesi cosiddetti d’arrivo sono sfavoriti”, ha aggiunto Merkel sottolineando: “visto che non c’è solidarietà reale, dobbiamo trovare nuove soluzioni”. Trattati che vanno “rivisti profondamente” anche secondo Macron.

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