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Migranti. Human Rights Watch: “Le politiche UE del 2024 mettono a rischio i diritti umani”

Roma, 17 gennaio 2025 – Nel corso del 2024, l’Unione europea ha scelto di concentrare le proprie politiche in materia di immigrazione e asilo su misure di deterrenza, una strategia che, secondo Human Rights Watch (HRW), ha messo gravemente a rischio i diritti delle persone al di fuori dei confini comunitari. Questo approccio è stato al centro del rapporto annuale 2025 pubblicato dall’organizzazione per i diritti umani, che evidenzia le tragiche conseguenze delle decisioni adottate.

Secondo il rapporto, l’orientamento dell’UE verso la deterrenza ha portato a un aumento delle morti in mare, a pratiche di respingimento illecito alle frontiere e a espulsioni forzate di richiedenti asilo verso paesi dove sono esposti ad abusi. Benjamin Ward, vicedirettore per l’Europa e l’Asia Centrale di HRW, ha dichiarato: «La decisione dell’UE di puntare sulla deterrenza e sull’esternalizzazione espone le persone migranti, richiedenti asilo e rifugiate a rischio di violenze, respingimenti illegali e persino di morte».

Ward ha poi sottolineato la necessità di un cambio di rotta: «I leader europei devono abbandonare queste strategie dannose per porre fine al coinvolgimento dell’Unione negli abusi che avvengono fuori dai suoi confini, creando piuttosto rotte sicure e legali per consentire alle persone in movimento di trovare asilo e rifugio».

La situazione in Italia

Human Rights Watch ha puntato i riflettori anche sull’Italia, denunciando una gestione della crisi migratoria che aggrava le problematiche già esistenti. Nel rapporto si legge che il governo italiano ha adottato politiche basate sul trasferimento all’estero dei migranti in attesa di asilo, affidando il controllo dei flussi migratori a paesi con una storia problematica in materia di diritti umani. Inoltre, il governo ha ostacolato le missioni umanitarie in mare, limitando le operazioni di salvataggio delle ONG e mettendo ulteriormente in pericolo la vita dei migranti.

Rotte sicure e legali: un appello all’azione

Le scelte politiche adottate dall’Unione europea e dagli Stati membri hanno suscitato critiche diffuse, sia a livello nazionale che internazionale. HRW sottolinea l’urgenza di un approccio alternativo che privilegi la creazione di vie sicure e legali per chi fugge da conflitti, persecuzioni e crisi economiche. Solo così, afferma Ward, si potranno evitare tragedie umanitarie e garantire che l’Europa rimanga fedele ai principi fondamentali di rispetto dei diritti umani e della dignità umana.

Con il rapporto 2025, Human Rights Watch lancia un monito ai leader europei: la perseveranza in politiche di deterrenza e di esternalizzazione non solo mette a rischio vite umane, ma compromette anche la reputazione dell’UE come baluardo dei diritti umani e della solidarietà internazionale.

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