Roma, 17 maggio 2021 – “Il rinvio a giudizio del senatore Salvini avrebbe comportato l’incriminazione dell’ex premier Conte e dei ministri dell’epoca Di Maio e Toninelli, perché erano tutti d’accordo sulla redistribuzione dei migranti, invocata allora come adesso”.
Sono le parole del giudice Nunzio Sarpietro, che presiede l’ufficio del gip-gup di Catania, commentando in una intervista al Corriere della sera la sentenza di non luogo a procedere per l’ex ministro dell’Interno per il caso dei migranti trattenuti sulla nave Gregoretti.
“Io ho ritenuto non sussistente alcuna violazione della normativa internazionale e nazionale. Salvini – ha sostenuto il magistrato – s’è attenuto alle convenzioni disponendo che venissero salvati i migranti in difficoltà e ritardando lo sbarco di due o tre giorni, facoltà concessagli da un provvedimento amministrativo del febbraio 2019”.