Menu

Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia

in

Migranti in Albania: scontro tra Macron e Meloni al Consiglio UE

Roma, 17 ottobre 2024 – La crisi migratoria torna al centro del dibattito europeo in occasione del Consiglio UE a Bruxelles, rischiando di creare profonde spaccature tra i principali leader del continente. Al centro della controversia vi è il contrasto tra la linea di Emmanuel Macron e quella di Giorgia Meloni, con il presidente francese che frena la spinta della premier italiana verso soluzioni più radicali.

In vista del vertice, l’Eliseo ha espresso chiaramente il proprio disappunto verso l’incontro organizzato dalla premier Meloni a margine del Consiglio, cui dovrebbero partecipare Paesi come Olanda, Danimarca, forse Polonia e Germania. L’idea di discutere di immigrazione in gruppi separati non piace a Macron, che ha più volte ribadito la necessità di un approccio comunitario e condiviso alle questioni migratorie. Secondo l’entourage del presidente francese, “non è il caso di organizzare discussioni in gruppi separati”, segnalando che Macron non è stato consultato e non prevede di partecipare all’incontro.

Uno dei punti più critici riguarda la proposta di un centro per migranti in Albania, che l’Italia sta spingendo come parte delle sue “soluzioni innovative”. Macron ha già bocciato in passato soluzioni simili, come quella della “soluzione ruandese” proposta dall’ex governo britannico, considerandole inadeguate sia dal punto di vista umanitario che legale. La Francia, ha ribadito l’Eliseo, “rimane fedele al rispetto del diritto internazionale e delle regole costituzionali per l’accesso all’asilo”.

Nonostante le critiche, Giorgia Meloni arriva a Bruxelles con l’intenzione di posizionarsi come leader dei governi più intransigenti sul tema migratorio, in un momento in cui la Germania ha ripristinato i controlli alle frontiere e la Polonia minaccia di sospendere il diritto d’asilo. Il suo obiettivo è quello di ottenere il sostegno di altri Paesi europei che condividono una visione più restrittiva in materia di immigrazione.

Tuttavia, una fonte diplomatica europea ha definito la proposta del centro italiano in Albania come una “mossa velleitaria”, destinata a fallire. Il rischio è che, nonostante l’appoggio di alcuni partner europei, la strategia di Meloni possa isolare ulteriormente l’Italia all’interno dell’UE, mentre continua la ricerca di soluzioni praticabili e condivise.

Ad aggiungere ulteriore complessità alla situazione vi è il ruolo di Michel Barnier, nuovo premier francese e leader del Partito Popolare Europeo (PPE). Barnier, che ha partecipato a una riunione del PPE a Bruxelles, sembra guardare con interesse a Roma per le cosiddette “soluzioni innovative” proposte dall’Italia. Domani sarà a Mentone, città di frontiera tra Francia e Italia, insieme al nuovo ministro dell’Interno Bruno Retailleau, per un incontro simbolico con i ministri italiani Antonio Tajani e Matteo Piantedosi.

Barnier, noto per il suo approccio pragmatico e le sue capacità diplomatiche, si trova ora a mediare tra due visioni diametralmente opposte: quella più rigida di Meloni e quella più moderata di Macron. L’incontro a Mentone rappresenterà un momento cruciale per comprendere quale direzione prenderà la politica migratoria francese nei prossimi mesi e se Barnier riuscirà a trovare un equilibrio tra i due spartiti.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 1 Media: 5]
Exit mobile version