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Migranti. L’accordo di Meloni con l’Albania spacca il governo: Lega e Tajani all’oscuro dell’intesa

Roma, 8 novembre 2023 – Nelle ultime ore, l’Italia è stata scossa da un accordo migratorio tra la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e il premier socialista albanese, Edi Rama, che ha provocato tensioni all’interno del governo italiano. Alcuni giornalisti hanno riportato l’ira della Lega e i malumori di Antonio Tajani, entrambi vicepremier, tenuti all’oscuro dei dettagli dell’intesa che Roma e Tirana avevano negoziato segretamente per mesi.

Per il leader della Lega, Matteo Salvini, questo accordo rappresenta un atto di ostilità politica nei suoi confronti e un tentativo di acquisire l’elettorato della sua coalizione su un tema chiave della sua agenda politica. La Lega non ha esitato a denunciare l’accordo come una soluzione tampone che non affronta in modo strutturale la complessa questione dei flussi migratori.

Anche Tajani non ha nascosto il suo disappunto per essere stato tenuto all’oscuro dell’accordo, di cui non conosceva né la sostanza né la cornice fino a quando Rama ha deciso di rivelare i dettagli dell’intesa. Questo fatto evidenzia la mancanza di trasparenza e la fragilità delle basi dell’accordo presentato da Giorgia Meloni come una svolta nella crisi dei migranti.

Secondo quanto emerso, in cambio di un ristoro di 80 milioni di euro da parte dell’Italia, l’Albania si impegna ad ospitare non più di 3.000 migranti al mese nei centri che verranno costruiti sul suo territorio, e per un periodo non superiore a 30 giorni. Trascorso questo periodo, i migranti dovranno essere rimpatriati o riconsegnati all’Italia.

L’accordo ha suscitato preoccupazioni in vari settori politici e sociali. Molti ritengono che non affronti in modo adeguato la questione migratoria, poiché sembra essere più un tentativo di tamponare una situazione di emergenza piuttosto che una soluzione a lungo termine.

L’opinione pubblica è ora divisa su questa iniziativa, con sostenitori che la vedono come un passo avanti nella gestione della crisi migratoria e critici che la ritengono insufficiente e controversa. La situazione politica in Italia è diventata più tesa e imprevedibile a causa di questo accordo, e sarà interessante vedere come si svilupperanno gli sviluppi futuri in un contesto già complesso.

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