Roma, 4 febbraio 2020 – Il Senato conceda l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini “per avere, nella sua qualità di ministro dell’Interno pro-tempore, abusando dei suoi poteri, privato della libertà personale 107 migranti di varie nazionalità giunti in prossimità delle coste di Lampedusa nella notte tra il 14 e il 15 agosto” a bordo della neve Open Arms.
A poco più di una settimana dalla decisione definitiva dell’Aula sul caso Gregoretti, la Giunta per le immunità di Palazzo Madama questo pomeriggio inizierà il lavoro sulla nuova richiesta dei magistrati siciliani che ipotizzano nei confronti del leader della Lega il reato di “plurimo sequestro di persona aggravato”.
Per il Tribunale dei ministri di Palermo l’ex titolare del Viminale “in violazione di convenzioni internazionali e di norme interne in materia di soccorso in mare e di tutela dei diritti umani ed abusando dei poteri allo stesso rimessi quale autorità nazionale di pubblica sicurezza, ometteva, senza giustificato motivo” di concedere un porto sicuro alla nave, si legge nelle oltre cento pagine di accusa.
Salvini, sottolineano ancora i magistrati nel documento che è stato pubblicato sul sito della Giunta, non ha “esitato positivamente le richieste di Place of safety inoltrate al suo Ufficio di Gabinetto dall’Italian maritime rescue coordination center” per tre volte – il 14, il 15 e il 16 agosto – “così provocando consapevolmente l’illegittima privazione della libertà personale dei migranti, costringendoli a rimanere a bordo della nave per un tempo giuridicamente apprezzabile, precisamente dalla notte tra il 14 e il 15 agosto sino al 18, quanto ai soggetti minorenni, e per tutti gli altri sino al 20 agosto”, quando la Procura di Agrigento pose l’imbarcazione sotto sequestro preventivo e dispose lo sbarco di tutti.
L’allora ministro, affermano ancora i giudici, avrebbe dovuto rispondere alle richieste “senza ritardo” “per ragioni di ordine e sicurezza pubblica, di igiene e sanità”.