Roma, 21 agosto 2019 – La relatrice speciale delle Nazioni Unite sulle forme contemporanee di schiavitù, Urmila Bhoola, esorta il governo italiano a prevenire in modo più efficace lo sfruttamento dei migranti nel settore agroalimentare, vittime del caporalato, affrontando il problema alle radice e riconoscendo i migranti quali titolari di diritti.
Se è vero che “passi concreti” e “progressi” sono stati compiuti in Italia, la situazione attuale “non è sostenibile”, afferma la relatrice in un rapporto pubblicato iero a Ginevra.
L’esperta dell’Onu, che ha visitato l’Italia dal 3 al 12 ottobre 2018, sottolinea l’impatto diretto delle politiche migratorie sulla “vulnerabilità dei migranti allo sfruttamento, al lavoro forzato e alla schiavitù”.