Roma, 10 settembre 2024 – Un’operazione congiunta dell’Ispettorato del Lavoro di Ravenna e dell’Asl ha portato alla scoperta di lavoratori migranti impiegati illegalmente in diverse attività sul territorio ravennate. I controlli, volti a contrastare il fenomeno del lavoro in nero e lo sfruttamento dei lavoratori, hanno rivelato irregolarità in settori agricoli e meccanici.
Migranti, lavoro nero a Ravenna
Nel primo intervento, durante una verifica in un fondo agricolo, gli ispettori hanno trovato cinque braccianti nordafricani intenti nella raccolta di frutta. Uno di loro risultava privo del permesso di lavoro, sebbene fosse in possesso di un permesso per protezione internazionale, rilasciato da poco tempo e non sufficiente a rendere il bracciante legalmente occupabile.
Un secondo caso di irregolarità è emerso in un’officina meccanica, dove un altro richiedente asilo era stato impiegato in nero, senza che fosse regolarizzato. I datori di lavoro coinvolti sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria e sono in corso ulteriori accertamenti per verificare eventuali altri casi di sfruttamento e irregolarità.
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