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Migranti. Salvini contro il Consiglio d’Europa: «Ente inutile, produce cazzate»

Roma, 29 maggio 2025 – Lo scontro tra l’Italia e il Consiglio d’Europa si infiamma dopo la pubblicazione del rapporto annuale della commissione contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI). Le accuse rivolte alle forze di polizia italiane per presunti episodi di profilazione razziale hanno scatenato una reazione durissima da parte del governo, in particolare del vicepremier Matteo Salvini.

Parlando a margine dell’assemblea della guardia costiera, il leader della Lega ha definito il Consiglio d’Europa un «ente inutile che costa ai cittadini italiani ed europei», accusandolo di «produrre cazzate» come il presunto razzismo della polizia italiana, un’accusa che Salvini ha bollato come una «cazzata, come dicono a Oxford». Secondo il ministro delle Infrastrutture, «gli estensori di questa cazzata si dovrebbero vergognare».

Le parole di Salvini fanno eco a una presa di posizione unanime del governo italiano. Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito le accuse dell’ECRI «vergognose», sostenendo che «tutti conoscono i numerosi episodi in cui agenti delle forze dell’ordine vengono aggrediti, spesso da immigrati irregolari, mentre svolgono il proprio dovere con coraggio».

Il rapporto dell’ECRI, illustrato dal presidente Bertil Cottier, invita il governo italiano ad «avviare al più presto uno studio indipendente per valutare l’estensione della profilazione razziale da parte delle forze di polizia». A questo si aggiungono le parole della vice Tena Simonovic Einwalte, secondo cui «il fenomeno si riscontra frequentemente in Italia e Francia».

Non si tratta del primo richiamo da parte dell’organizzazione internazionale che dal 1949 tutela i diritti umani. Già in ottobre, l’ECRI aveva raccomandato all’Italia di istituire un organismo indipendente per la parità e di realizzare uno studio approfondito sulle pratiche discriminatorie delle forze dell’ordine.

Il dibattito ha avuto immediato eco politico: la maggioranza si è stretta attorno alle forze dell’ordine, e alcuni esponenti, come Salvini, chiedono esplicitamente di sciogliere il Consiglio d’Europa. Tuttavia, un’uscita dell’Italia dall’organizzazione appare altamente improbabile, anche alla luce del fatto che l’unico Paese ad essersene ritirato finora è la Russia, nel marzo 2022, dopo l’invasione dell’Ucraina.

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