Roma, 9 ottobre 2024 – Un’esperienza formativa e toccante ha coinvolto due classi della scuola primaria Troiano Delfico di Montesilvano, che hanno visitato la mostra fotografica “Along the Border” di Chiara Fabbro, allestita a Palazzo Baldoni. L’iniziativa, parte del progetto “Bridge”, ha offerto ai giovani studenti un’opportunità unica per confrontarsi con temi complessi come la migrazione, i diritti umani e l’integrazione attraverso la forza comunicativa delle immagini. Attraverso gli scatti, i bambini hanno potuto esplorare le storie dei migranti che affrontano viaggi difficili, spinti dalla speranza di un futuro migliore.
Una mostra per imparare a superare i pregiudizi sui migranti
Accompagnati dai loro insegnanti, i bambini hanno potuto esplorare un mondo spesso lontano dalle loro esperienze quotidiane, immergendosi nei racconti visivi della fotografa. Attraverso le immagini intense e toccanti di Chiara Fabbro, i piccoli visitatori hanno potuto vedere con i propri occhi le difficoltà e le speranze di quei migranti costretti a intraprendere lunghi e pericolosi viaggi, lasciando tutto alle spalle per cercare una vita migliore. La visita è stata molto più di una semplice passeggiata tra le sale di una mostra: si è trattato di un momento di grande valore educativo e umano. Attraverso l’arte, i bambini hanno riflettuto su temi complessi come la pace, l’uguaglianza e la solidarietà. Le immagini esposte hanno dato vita a storie di persone in fuga da guerre e persecuzioni, permettendo agli studenti di entrare in empatia con chi si trova in situazioni di grande difficoltà e di guardare con occhi diversi al fenomeno della migrazione.
“È fondamentale che i nostri giovani comprendano fin da piccoli l’importanza del rispetto per l’altro e dell’inclusione. Solo così possiamo sperare di costruire un futuro più giusto e solidale”, hanno commentato le insegnanti, soddisfatte per il coinvolgimento e la curiosità mostrata dagli studenti durante la visita. La mostra “Along the Border”, quindi, ha rappresentato per i ragazzi un’occasione per superare i pregiudizi e per confrontarsi con valori fondamentali che riguardano non solo i migranti, ma anche la loro stessa comunità. Temi come la dignità, il rispetto dei diritti e il dialogo tra culture diverse sono stati il filo conduttore di questa esperienza, che ha stimolato domande e riflessioni su ciò che possiamo fare, nel nostro piccolo, per rendere il mondo un posto migliore.
L’evento si è inserito all’interno del progetto “Bridge”, un’iniziativa mirata a promuovere l’educazione alla cittadinanza globale attraverso attività che incoraggiano la comprensione interculturale e l’empatia. Progetti come questo dimostrano quanto sia importante coinvolgere anche i più piccoli in esperienze che, pur partendo dall’arte, riescono a toccare in profondità i temi della vita e della convivenza civile.
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