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Roma attira persone da tutta Italia: il 12% dei migranti che arriva nella Capitale è italiano

Roma, 15 novembre 2021 – Secondo un report realizzato dall’Istituto di studi sul Mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismed), più del 12% dei migranti che tra il 2011 e il 2019 hanno scelto di giungere a Roma sono il frutto di una migrazione interna al nostro Paese.

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Migranti, lo studio: “Le strade per Roma. Rappporto 2021 sulle migrazioni interne”

La rivelazione, dal titolo “Le strade per Roma. Rapporto 2021 sulle migrazioni interne in Italia“, è stata realizzata da Michele Colucci e Stefano Gallo. Il volume analizza i flussi migratori provenienti dall’Italia che negli ultimi anni si sono diretti verso la Capitale. “La crescita dei movimenti migratori verso Roma è stata fortissima soprattutto negli anni ‘50 e ’60 del ‘900, quando la città ha conosciuto un incremento demografico di circa un milione di persone, all’interno del quale il 58% riconducibile proprio alla migrazione interna”, sottolinea Colucci. “Successivamente la crescita si è arrestata, per riprendere nella seconda decade di questo secolo, anche se in modo più contenuto.

I residenti sono infatti passati dai circa 2.297.000 del 2011 ai circa 2.848.000 del 2019, un incremento che si deve in maggioranza alle immigrazioni straniere, ma per il 12,3% anche alle migrazioni interne. Roma si conferma quindi un grande attrattore di movimenti migratori a livello nazionale“.

Negli anni, quindi, calabresi, siciliani, pugliesi, campani, sardi, lucani, abruzzesi, marchigiani, piemontesi, veneti, insomma i cittadini di tutta italiana hanno contribuito ad aumentare la densità della Capitale. In tempi e modalità diversi, ma seguendo alcuni tratti simili a quelli dei migranti stranieri. “Non solo lavoratori ma anche moltissimi studenti, che scelgono la città anche a seguito della moltiplicazione dell’offerta universitaria. Non solo immigrazioni dirette verso i quartieri popolari ma anche legate al ceto medio. Nel libro è presente anche una lunga testimonianza che restituisce la storia di un luogo oggi scomparso. Si tratta della baraccopoli di Campo Parioli, dove tra gli altri vivevano migliaia di immigrati, nei pressi dell’attuale Auditorium Parco della musica”, spiega infatti Gallo.

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