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Migranti. Un nuovo Patto per il Mediterraneo: l’approccio di Kaja Kallas per promuovere prosperità e cooperazione

Roma, 13 novembre 2024 – Kaja Kallas, candidata a ricoprire l’incarico di Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, ha annunciato in audizione il progetto di un “Patto per il Mediterraneo”. Rispondendo a una domanda dell’europarlamentare Alberico Gambino, esponente di Fratelli d’Italia, Kallas ha sottolineato l’importanza strategica della regione mediterranea, ora rappresentata da un commissario specifico, a testimonianza della crescente attenzione della Commissione Europea verso il Mediterraneo.

Un approccio globale per il Mediterraneo

Nel delineare le basi del Patto, Kallas ha parlato di un “approccio globale” che abbraccia vari ambiti, tra cui cooperazione energetica, sviluppo delle competenze e gestione della migrazione. “Abbiamo già ottimi rapporti con la regione, ma possiamo fare di più”, ha dichiarato Kallas, richiamando l’urgenza di creare una rete di investimenti e collaborazioni che mirino a una maggiore stabilità sociale ed economica.

Gestire la migrazione attraverso opportunità locali

Un punto centrale del Patto riguarda la migrazione. Kallas ha sostenuto che il miglior modo per gestire i flussi migratori sia investire sul capitale umano dei Paesi del Mediterraneo, creando opportunità che consentano alle persone di rimanere nei loro Paesi di origine, senza dover emigrare a meno di necessità impellenti. “Dobbiamo lavorare affinché abbiano un lavoro e una maggiore prosperità in quella regione,” ha concluso.

Verso un nuovo capitolo nelle relazioni euro-mediterranee

La visione di Kallas è quella di un Mediterraneo più forte e autosufficiente, in grado di affrontare sfide globali come i cambiamenti climatici e le transizioni energetiche. Con questo Patto, l’Unione Europea non si limita a rafforzare la sicurezza dei propri confini, ma punta a costruire un futuro di cooperazione e benessere condiviso.

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