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Milano: Atika, prima autista col velo di Atm. Una storia di emancipazione, coraggio e determinazione

Milano, 26 maggio 2025 – Atika Founoun, 45 anni, madre di tre figli, nata a Fkih Ben Salah in Marocco, ha appena realizzato un traguardo che va ben oltre la semplice assunzione: è la prima donna con il velo assunta da Atm come conducente di autobus. Dal 3 giugno sarà ufficialmente al volante della linea 84, in partenza da Largo Augusto, proprio nel cuore della città.

La sua scelta di indossare l’hijab non è mai stata imposta: “Lo porto per scelta”, racconta ad un’intervista al Il Giorno. Ma questa scelta, unita alla maternità e all’età, sembrava rappresentare un ostacolo insormontabile nel mondo del lavoro: “Mi sono candidata per tanti lavori, ma quasi mai sono stata presa in considerazione”, dice. La svolta arriva mesi fa, con un manifesto Atm che annunciava la ricerca di conducenti. Si candida, ma il primo video non ha l’audio. A salvarla sarà l’aiuto del figlio più piccolo, di 13 anni, e un pizzico di determinazione silenziosa: non aveva detto nulla in casa, finché non è stata assunta.

Il suo corso di formazione, previsto in sei mesi, lo conclude in cinque. Gli istruttori la soprannominano “capoclasse”, segno del rispetto conquistato. “Atika è ricettiva, partecipe, entusiasta”, conferma Massimo Barbieri, uno dei formatori. E lei non si ferma: il prossimo obiettivo è ottenere la specializzazione per guidare i filobus delle linee 90 e 91.

Atika sa che il suo ingresso al volante rompe uno stereotipo visivo: “La donna con il velo non è solo quella che fa figli e spinge il passeggino. Può e deve inseguire i suoi sogni”. Il suo messaggio è rivolto a tutti, musulmani e non, contro i pregiudizi e il razzismo. Sa anche di essere osservata: “Una volta ho sentito una signora dire: ‘Poverina’. Parlava di me. Ma io non sono poverina. Sono una donna determinata”.

Non teme l’ambiente urbano: gli autobus sono video-sorvegliati, e il personale Atm riceve formazione sulla gestione dei conflitti. In famiglia ha trovato il sostegno più grande: il marito ha pianto, i figli si sono detti fieri di lei.

Infine, ringrazia gli istruttori che l’hanno accompagnata nel percorso: Ciro Garofalo, Roberto Grosso, Giuseppe Ornito, Michele Miragliotta, Massimo Barbieri, Andrea Rui, Micael Popo Konstantin e Ilaria D’Attanasio.

Quella di Atika non è solo una storia personale. È un cambio di paradigma, un nuovo volto tra i sedili anteriori dell’autobus, un simbolo silenzioso ma potente di Milano che cambia.

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