Elvio Pasca
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Milano, 22 apr. – (Adnkronos) – Una stanza di tre metri per
quattro con tanto di soppalco raggiungibile con una scala pericolante.
Era questo il luogo di rifugio per 37 cinesi sorpresi dagli agenti del
Commissariato Sempione in un blitz, scattato lunedi’ sera, nel cuore
della Chinatown milanese. Un monolocale in via Rosmini pagato a caro
prezzo: almeno 10 euro a notte. Una stanza con materassi ovunque, un
solo bagno e una mini cucina.
Fili elettrici penzolanti, borsoni e sporcizia ovunque.
Condizioni igieniche che hanno fatto scattare il sequestro preventivo
dell’appartamento e ha portato alla denuncia per favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina del titolare e del ‘gestore’ del
dormitorio: Jin Songyin e Wang Jali di 59 e 28 anni. A far scattare le
indagini le denunce e gli esposti dei vicini al poliziotti di
quartiere. Lamentele che hanno portato anche a un altro controllo in
via Sarpi dove, in un’abitazione di 100 metri quadri, c’erano 30 posti
letto pronti ad accogliere altrettante persone.
Un appartamento di proprieta’ di un’italiano, non residente a
Milano, che lo aveva regolarmente affittato per 3mila euro al mese. A
essere denunciato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e’
stato un altro cinese, An Wanzhu di 54 anni. Complessivamente sono una
cinquantina le persone controllate, 26 quelle accompagnate in Questura
per ulteriori accertamenti.
(Afe/Lr/Adnkronos)
22-APR-09 13:05
