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Milano. Fermati 14 clandestini sugli autobus senza biglietto

De Corato:"Questa operazione dimostra che a Milano l’immigrazione clandestina  è soprattutto nordafricana"

Roma – 10 novembre 2010 –  Dopo le iniziative sugli autobus di Brescia anche Milano si è adeguata, scegliendo di controllare “a tappeto” la regolarità dei viaggiatori sui bus.
 
129 viaggiatori senza biglietto multati, 14 clandestini fermati, tutti nordafricani eccetto un peruviano, fotosegnalati e accompagnati in Questura, dove sono stati indagati. Tra di loro c’è  anche un irregolare già arrestato una volta per non aver rispettato un ordine di espulsione.
 
Questo è l’esito di controlli effettuati oggi sulle linee 95, 76 e 74 di Milano da 12 agenti della polizia  in collaborazione con i fiscalisti dell’Atm (azienda dei trasporti locale).  
 
”Da Atm -spiega l’assessore alla sicurezza e vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato- ci era arrivata la segnalazione di criticità per queste linee, in particolare per la 95, e la richiesta di supporto. La collaborazione va avanti da tempo con controlli diurni ma anche serali mirati, come e’ avvenuto due settimane fa sulla linea 90 e 91 che aveva portato alla denuncia di altri 20 clandestini. Operazioni che si volgono pertanto a garanzia della regolarità e della sicurezza del servizio di trasporto e che vogliono rispondere ancora meglio alla tutela dei viaggiatori per la prevenzione di molestie, vandalismi e disagi”.
 
”Nei primi 10 mesi del 2010 -sottolinea De Corato- questa speciale task force della Polizia Locale ha controllato 5.887 linee di superficie e metropolitane e 14.888 persone. Controlli che hanno l’accompagnamento in Questura di 467 clandestini”.
 
“Questa operazione – aggiunge De Corato -, conferma che l’immigrazione clandestina a Milano è soprattutto nordafricana. E suona pertanto fortemente irresponsabile la decisione ieri alla Camera del gruppo di Futuro e Libertà di ostacolare il governo sul trattato Italia-Libia, favorendo così nuove ondate di sbarchi. Milano ha già 50 mila irregolari. Il contrasto ai flussi è una battaglia per la nostra sicurezza.”
 
Marco Iorio
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