Ospiteranno e aiuteranno i ragazzi che arrivano qui da soli, prima che vengano inseriti nella rete Sprar. A ogni progetto 740 mila euro dal Fondo Asilo, migrazione e integrazione
Roma – 16 marzo 2015 – Sui barconi soccorsi nel Canale di Sicilia o che riescono ad arrivare sulle nostre coste non ci sono solo adulti o minori che affrontano la traversata insieme ai loro familiari, ma anche molti minori non accompagnati. Solo tra gennaio e febbraio, secondo Save the Children, ne sono arrivati 521.
Per garantire la prima accoglienza in vista di un successivo inserimento nella rete SPRAR, gestita dagli enti locali, alla fine di dicembre il ministero dell’Interno ha pubblicato un bando aperto ad enti locali, enti pubblici, fondazioni, associazioni, onlus, cooperative e consorzi. Per finanziare i loro progetti erano pronti quasi 12 milioni di euro del Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014-2020 – Assistenza Emergenziale.
Questi i servizi da garantire: “1) Trasferimento dai luoghi di sbarco ai centri; 2) prima accoglienza e risposta ai bisogni materiali; 3) informazione e supporto legale propedeutici all’avvio delle procedure di identificazione, accertamento della minore età, affidamento/nomina tutore, richiesta della protezione internazionale e ricongiungimento familiare; 4) assistenza sanitaria e supporto psicosociale; 5) trasferimento dei MSNA dalle strutture temporanee di prima accoglienza verso altre soluzioni di accoglienza di secondo livello(SPRAR)”.
Sono arrivate una quarantina proposte da tutta Italia. Il Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Viminale ha selezionato 10 progetti, che avranno inizio il 20 marzo 2015 e si concluderanno il 17 dicembre 2015, e potranno contare su un finanziamento di circa 740 mila euro ciascuno. “Avranno il delicato compito – spiegano dal Ministero – di accogliere i minori in strutture dislocate sul territorio nazionale, offrendo loro servizi diversificati e altamente specializzati, accompagnandoli verso le soluzioni di seconda accoglienza individuate per loro”.