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Minori scomparsi: otto su dieci sono stranieri

Sono rapiti, fuggiti, sottratti: la maggior parte ha dai 15 ai 17 anni. I dati dell’ultimo censimento del Viminale

 

Roma – 12 settembre 2008 – I minori che scompaiono sono una realtà costante, spesso dimenticata. Una realtà che in Italia coinvolge prevalentemente bambini stranieri: 672 degli 890 totali, secondo i dati al 1 settembre 2008 e ancora da ricercare alla data del 3 luglio di quest’anno. Sono i numeri dell’ultimo censimento eseguito dal Commissariato straordinario del governo per le persone scomparse.

Persa la traccia, le sorti sono diverse. A volte sono vittime di rapimenti, in altri casi sono stati sottratti da uno dei due genitori. Per quasi la metà, 430, si tratta di minori che si sono allontanati da istituto o da comunità dove erano ospitati. Per 159 casi, si parla di ‘allontanamento volontario’ mentre in 63 casi la "causa è sconosciuta". Le possibili vittime di reato sono 4, tutti di origine straniera. E c’è infine la fetta di bambini portati da uno dei due genitori nel proprio paese d’origine senza averne il diritto: quota in continua oscillazione.

Quest’ultima categoria è spesso relativa a coppie in cui uno dei due coniugi è musulmano (più spesso il padre). Questo perché generalmente “nel diritto islamico – spiega una guida fatta dal ministero degli esteri – solo al padre spetta il wilaya, il potere di prendere le decisioni relative all’educazione del figlio, alla sua istruzione, all’avviamento al lavoro, al matrimonio e all’amministrazione dei suoi beni fino alla emancipazione giuridica. Alla madre è invece generalmente riconosciuto il diritto/dovere di protezione (hadana), cioè di custodire, sorvegliare e curare il figlio tenendolo con sé almeno fino a una certa età che si pone in genere fino alla pubertà per i bambini e fino al matrimonio per le bambine”.

Ma qualora la madre non è di credo musulmano il diritto di hadana si limita ad una età inferiore, variabile da paese a paese, che può arrivare fino a 5 anni. “Se il matrimonio si scioglie, i bambini in tenera età sono in genere affidati in custodia alla madre, che tuttavia non deve ostacolare il padre nello svolgimento delle sue prevalenti funzioni di titolare della patria potestà e si deve impegnare ad educare i figli nella religione musulmana e a risiedere nel paese del padre”.

Secondo il censimento periodico del Viminale la maggior parte dei minori classificati come ‘scomparsi’ in Italia al luglio 2008, sia italiani che stranieri, si colloca nella fascia d’età 15-17 anni (in totale 573: 116 gli italiani, 457 gli stranieri). Tra quelli di cittadinanza estera si contano tanti anche tra gli 11 e i 14 anni d’età: sono 147, (53 invece gli italiani). Tra gli scomparsi più piccoli (0-10 anni) il numero è inferiore, ma non meno impressionante: 117 (49 italiani, 68 non italiani).

Antonia Ilinova

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