Il presidente dell'Anci Piero Fassino chiede "adeguati strumenti normativi e operativi" e, intanto, di garantire l'accoglienza. Dal fondo di assistenza 30 milioni di euro destinati ai Comuni
Roma – 5 giugno 2014 – “Una legge che affronti in modo serio ed organico il tema dei minori stranieri non accompagnati” e nel frattempo “la possibilità di inserire i minori che arrivano nel nostro paese all’interno del sistema dello Sprar così da assicurare loro l’adeguata tutela giuridica di cui sarebbero altrimenti privi”.
Sono le proposte che il presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Piero Fassino, ha avanzato oggi nel corso della presentazione del V Rapporto ANCI-Cittalia sui minori stranieri non accompagnati in Italia, che fotografa un costante incremento dei flussi di questa categoria sensibile di immigrati verso le regioni meridionali.
“In tema di immigrazione e soprattutto di minori – spiega Fassino – siamo di fronte a fenomeni strutturali e non emergenziali, per i quali è opportuno dotarsi di adeguati strumenti normativi ed operativi. Serve subito una legge, che al momento manca, con cui gestire bene il fenomeno proteggendo ragazzi che ora sono abbandonati e quindi privi di tutela”.
Una condizione che li mette, peraltro, di fronte al rischio di finire preda di organizzazioni criminali, pronte a gestire le prime fasi del loro arrivo in Italia. Da qui l’auspicio di Fassino perché “venga approvata rapidamente la proposta di legge della vicepresidente della Commissione parlamentare per l'Infanzia e l'adolescenza, Sandra Zampa”. Un testo che ha appena avviato il suo iter parlamentare con l’appoggio trasversale di quasi tutti i gruppi parlamentari.
Tuttavia, in attesa della legge e proprio per facilitarne la sua applicazione, bisogna predisporre strumenti per governare un fenomeno che solo nei primi quattro mesi del 2014 ha visto arrivare sulle nostre coste 4 mila minori, di cui 2,3 non accompagnati. “Chiediamo che il ministero dell’interno, d’intesa con l’Anci, consenta di accogliere da subito i minori stranieri all’interno delle strutture di accoglienza dello Sprar, che – ribadisce Fassino – deve avere una copertura finanziaria adeguata”.
Nell’ambito della legge di stabilità è stato messo a punto un fondo di assistenza per i minori di 40 milioni, 30 dei quali sono stati assicurati dai Comuni prelevandoli dal fondo di solidarietà intercomunale. “Non sono certo sufficienti ma intanto – conclude il presidente Anci – cerchiamo di utilizzarli al meglio per consentire l’inserimento dei minori in adeguate strutture che garantiscano loro la dovuta tutela”.