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Modena, domani manifestazione contro il “razzismo di Governo”

Modena, 6 luglio 2018 – È fissata per domani, a Modena, una manifestazione di protesta contro il razzismo e contro l’apertura del CPR (Centro per il rimpatrio). L’invito alla manifestazione indetta da ASAHI Modena insieme ad altre associazioni pro-immigrazione è rivolto a tutti quelli che si sentono vicini ai temi di uguaglianza e di solidarietà.

“Il nuovo governo Movimento 5 Stelle e Lega è fondato sul razzismo contro chi lavora con in tasca un permesso di soggiorno e chi è sfuggito da violenze e miseria per richiedere il diritto di asilo” – si legge nelle motivazioni dell’iniziativa.

“Il governo dei porti chiusi promette respingimenti ed espulsioni, di ridurre i ricongiungimenti familiari ed escludere i migranti e i loro figli dai pochi servizi sociali rimasti, di costruire in ogni regione un centro di detenzione e rimpatrio per chi riceverà un diniego o perderà il lavoro. Questo razzismo di governo vuole imporre una sempre maggiore violenza, povertà e sfruttamento per tutti. È il momento di alzare la voce, donne e uomini, migranti e italiani insieme”.

A Modena, come in altre città della regione, molti richiedenti asilo hanno ricevuto un diniego o sono in attesa della commissione da più di un anno, se non due.
Secondo gli organizzatori della manifestazione, la Prefettura e la Questura, e le cooperative scelte da loro, rendono la vita delle e dei migranti insopportabile: cresce il numero di richiedenti asilo che abbandonano l’accoglienza perché vedono negata la possibilità di muoversi autonomamente e la libertà di costruire una vita migliore.
Per tutti, il permesso è rilasciato con ritardo e senza non è possibile lavorare se non in nero, mentre ai richiedenti asilo viene chiesto di lavorare gratuitamente.
Le altre associazioni che hanno firmato l’appello per la manifestazione sono Associazione Asahi, Associazione senegalese Cheikh Anta Diop, Coordinamento Migranti Bologna, Coordinamento Eritrea Democratica, Diaspora Ivoriana dell’Emilia-Romagna, Yerèdemèton (Associazione maliana Emilia-Romagna), CSO Grottarossa Rimini, insieme a Non Una di Meno (Bologna), ∫connessioni Precarie, Laboratorio Smaschieramenti, e USI-AIT.

Oltre Modena, si stanno mobilitando anche altre città italiane con manifestazioni solidali a favore degli immigrati: è il caso dell’associazione Libera che lancia l’appello per “una maglietta rossa per fermare l’emorragia dell’umanità”, che invita chi volesse aderire, ad indossare sabato 7 luglio, un indumento rossa come simbolo di vicinanza a tutti quei naufraghi, specialmente i bambini, che non ce l’hanno fatta e sono morti in mare.

“Di rosso era vestito il piccolo Alan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche – scrive don Luigi Ciotti, presidente di Libera – Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori”.
L’Appuntamento è fiassato in Piazza Dante, Ore 11,00.

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